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Violamania: gioco, carattere e Gudmundsson. Così la Juventus non fa paura
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DOMINANTI - Non vogliamo buttare fumo negli occhi della gente: il Panathinaikos è una squadra dalla cifra tecnica nettamente inferiore alla Fiorentina. Tuttavia, il trionfo nel ritorno degli ottavi di finale contro i greci è stato tutt'altro che banale per Ranieri e soci. Basti pensare alla quantità di punti che la Fiorentina ha buttato via contro squadre medio-piccole in campionato quest'anno, restando spesso impantanata in trame di gioco che non riusciva a creare. Contro il Pana, invece, Firenze ha assistito a un primo tempo a tratti dominante che poteva chiudersi anche con 3 o 4 gol di scarto. Qualche brivido nella ripresa, ma la grinta e il carattere hanno messo le cose a posto. La Fiorentina approda ai quarti di finale, anche grazie a un gruppo che, finalmente, è sempre più vicino a essere al completo.
GARA DELL'ANNO - Spesso nel mirino della critica per una questione di aspettative. Anche perché la Fiorentina non spende 28 milioni a caso. Albert Gudmundsson non ha mai trovato continuità a causa dei tanti problemi fisici che ne hanno minato rendimento e prestazioni. Adesso l'islandese si sta avvicinando alla miglior condizione fisica possibile. Due gol nelle ultime due gare per lui, e ora mette la Juve nel mirino. Una Juve che ha lavorato con l'umore sotto i tacchi per tutta la settimana. E allora, la vittoria in Conference non può che dare un carico di motivazioni in più alla viola, che aspetta al Franchi una Juve che, di certo, non fa paura come in altre circostanze.