Finalmente la telenovela si è conclusa. Quella sciarpa dal colore viola cinta al collo suggella il lavoro di due mesi, all'interno dei quali la Fiorentina ha visto avvicinarsi e allontanarsi Marko Pjaca come un elastico. E, nel momento in cui sembrava perso, la sagacia di Corvino - aiutato dalla volontà del giocatore e dai rapporti con l'agente Naletilic - ha fatto la differenza, facendo prevalere le proprie condizioni in sede di trattativa con la Juventus.

La Fiorentina, adesso, ha un tridente imperdibile. Il più giovane della Serie A, con Chiesa e Simeone nell'anno in cui dovranno esplodere definitivamente, facendo quel salto di qualità che li eleverebbe a calciatori completi. Potenzialmente fenomeni, specialmente il primo. La paura che, in sede di trattativa con la Juventus per il croato, si sia parlato anche di lui è presente. Ma ora conta solamente godersi un attacco sbarazzino che guiderà le ambizioni viola, pendenti verso l'Europa. Quella che quest'anno è svanita per un pelo sul campo e che ha ancor più illuso in Tribunale.
Il compromesso - attraverso il controriscatto in favore dei bianconeri - era l'unica modalità per acquistare Pjaca. Un giocatore vero, di qualità, con qualche incognita dal punto di vista fisico. Pioli vuol fare gli straordinari per averlo a disposizione fin da subito contro la Sampdoria. Difficile, al momento, dato che è rientrato solamente ieri - nel giorno del suo sbarco a Firenze - dalle vacanze. Meglio preservarlo da prestazioni non all'altezza e tenerlo pronto per l'esordio al 'Franchi'. Il tempo per ammirarlo non mancherà. E ora sotto con il centrocampista per centrare il mercato perfetto.