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  • Violamania: il bivio

    Violamania: il bivio

    La filosofia cinese sostiene che le nostre vite sono un lungo susseguirsi di situazioni cicliche che ci ripropongono nella nostra esistenza una serie di momenti che abbiamo già vissuto, e che con l'esperienza maturata nel passato possiamo decidere o di migliorare o peggiorare.
    Il calcio è una piccola-grande fetta delle vite di tutti e quindi non è facile scorgere in certe partite, in alcuni frangenti o circostanze della vita societaria del nostro club, cose che sono già avvenute accadute.
    Chi ad esempio non ha pensato, quando Montella alla vigilia della gara contro il Sassuolo di squadra da rinforzare l'anno successivo, al Prandelli che al terzo anno di Fiorentina disse chiaramente che con gli elementi che aveva in quel momento a disposizione si sarebbe fatto fatica?
    Chi non ha scorto nei continui rinvii di contratto all'attuale d.s. Daniele Prade', lo stesso trattamento che fu riservato a Pantaleo Corvino nell'inverno 2011-2012?
    E chi non si ricorda del famoso c.d.a. perennemente rimandato al termine della primavera 2010, solo perchè non si riusciva a trovare un pretesto per licenziare l'attuale c.t. della Nazionale italiana, dalla panchina viola?

    Il film che sta andando in scena in casa Fiorentina sembra ripetersi: Prandelli inizio' con alcune frizioni con quella parte della società che fa capo a Diego Della Valle che non aveva nessuna intenzione di rompere i parametri economici fin lì tenuti, e si arrivo'ad una delegittimazione dell'allora mister viola che fece compiere un pessimo finale di campionato alla squadra gigliata eliminata ad inizio marzo 2010 dalla Champions League.
    Così oggi Montella sente puzza di bruciato quando vede che l'uomo che lo ha portato a Firenze, Daniele Prade', non gode di stima da parte del club, che rimanda costantemente il suo rinnovo di contratto, e soprattutto quando legge sui giornali, anche se lo sa benissimo pure lui, senza doversi affidare alla stampa, che la politica viola molto probabilmente per fare il prossimo mercato sara' costretta a cedere un pezzo pregiato, verosimilmente Cuadrado.

    E se Montella ha sbagliato a parlare di strategie future alla vigilia di una gara che era delicata, quella contro il Sassuolo, e che infatti è stata giocata in maniera pessima, così come la Fiorentina sta giocando male in praticamente tutto il girone di ritorno, basta elencare le figuracce contro Cagliari, Lazio, Milan e Roma; il tecnico gigliato ha ragione sulla rosa che l'anno prossimo, per provare nuovamente a lottare per un posto in Champions League, deve essere pesantemente rinforzata. Guardando agli acquisti dell'ultimo anno solare, non ce n'è uno che abbia inciso significatamente, anzi alcuni elementi si sono dimostrati assai inadeguati.
    Andrea Della Valle e solo lui deve parlare chiaramente del futuro e prendere decisioni adeguate oggi, non domani, perchè rimandare ancora certi tipi di decisioni, acuire certe situazioni che si stanno logorando, possono portare non solo ad un finale di campionato pessimo (delittuoso sarebbe non centrare il quarto posto) ma far indirizzare il club verso quel labirinto di equivoci che caratterizzo' l'inizio estate del 2011, e che produsse poi due tornei di serie A pessimi, con un nono ed un quattordicesimo posto.
    Il patron viola abbia il coraggio di parlare con chiarezza della politica societaria che vuole attuare, anche a costo di rendere scontento il proprio tecnico ed i propri tifosi. Questo silenzio prolungato sul futuro e questi continui rinvii su decisioni importanti da prendere, non solo non fa bene, ma da l'idea di una Fiorentina pressapochista e che non ha alte ambizioni, come invece la storia imprenditoriale dei Della Valle ha sempre dimostrato di avere.

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