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  • Violamania: da Mutu a Chiesa, si torna a Lisbona ma in 8 anni è cambiato tutto

    Violamania: da Mutu a Chiesa, si torna a Lisbona ma in 8 anni è cambiato tutto

    • Leonardo Petri
    Domani la Fiorentina sarà a Lisbona per disputare un test amichevole contro lo Sporting Lisbona. Sullo stesso campo i viola un match ben più importante lo giocarono il 17 agosto del 2009, l'andata del preliminare di Champions. Finì 2-2 e la Fiorentina si qualificò grazie all'1-1 del Franchi. Sono passati otto anni da allora e in casa viola tutto è cambiato. Il confronto fra quella squadra e i ragazzi che Pioli porterà stavolta in Portogallo non è proponibile e basta scorrere i nomi di allora e quelli di oggi per capire come una volta a Firenze si progettava, si costruivano squadre con un obiettivo sportivo, si pensava e si faceva calcio, a differenza di oggi dove l'unico interessa è di carattere economico.

    Nel 2009 la Fiorentina schierava Frey, Comotto, Dainelli, Gamberini e Gobbi; Marchionni, Montolivo, Zanetti e Vargas a centrocampo; Gilardino e Mutu in attacco. Le alternative? Giocatori come Jovetic, Jorgensen, Pasqual, Kroldrup, Donadel e Kuzmanovic. Una squadra costruita pezzo per pezzo, con intelligenza e senza sperperare capitali perché, è bene essere chiari, allora come oggi nessuno chiede la luna, tantomeno lo scudetto. E l'anima italiana: otto giocatori su undici di quella formazione iniziale erano italiani e Frey, Mutu e Vargas conoscevano benissimo il nostro calcio. Anche su questo è cambiato tutto visto che in questo momento Corvino (era lui il ds anche allora) non insegue che calciatori stranieri a dispetto dell'italianizzazione promessa in fase di presentazione. E i leader.

    Oggi si punta tutto su Chiesa e capitan Astori, un ragazzo e un buon difensore; in quella squadra c'erano campioni come Mutu e Frey e giocatori di caratura internazionale come Zanetti, Vargas e Gilardino. Questo amarcord per dire due cose: la prima che i Della Valle a Firenze hanno fatto anche molto bene, nessuno glielo nega perché quando erano presenti, investivano, avevano voglia di essere realmente ambiziosi i risultati sono anche arrivati; la seconda è che se oggi la gente di Firenze li critica e ne stigmatizza l'assenza non è perché i tifosi viola chiedono troppo, sono diventati snob o pretendono Cristiano Ronaldo ma è semplicemente perche a cambiare sono stati proprio loro, smettendo di proporre calcio, andandosene, abdicando al loro ruolo con continui passi indietro. È sempre bene ricordarlo, non è Firenze che in questi nove anni è cambiata, ma sono i Della Valle che hanno radicalmente mutato il loro modo di porsi tanto è vero che la stragrande maggioranza dei fiorentini è stata vicina alla famigla proprietaria anche durante l'infuriare di Calciopoli qualche anno prima. Venendo all'attualità riguardo all'amchevole di domani c'è davvero poco da dire se non che a venticinque giorni dall'inizio del campionato sarebbe probabilmente anche lecito attendersi almeno una parvenza di squadra e invece giorno dopo giorno la Fiorentina continua a perdere pezzi, gli ultimi Tatarusanu al Nantes e Vecino all'Inter.

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