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  • Violamania:| Jovetic, se vuoi andare vai!

    Violamania:| Jovetic, se vuoi andare vai!

    Il fallimento avvenuto poco più di dieci anni fa ha lasciato praticamente in tutti i cuori dei tifosi della Fiorentina delle cicatrici che saranno impossibili da cancellare. Ad esempio: gran parte dei supporters gigliati, in uno spirito a metà fra terrore e disperazione, ha nei confronti dell'attuale proprietà un'adorazione che sconfina nel fanatismo. A farne le spese sono stati anche quei pochi giornalisti che negli ultimi due anni hanno provato a denunciare fatti e persone che hanno portato a campionati miseri, svuotamento dello stadio e figuracce dentro e fuori del campo. Purtroppo esiste ancora chi crede che tutto quello che fanno o dicono i Della Valle sia giusto, a prescindere, per paura che gli attuali proprietari viola possano un giorno offendersi di qualche critica, e di conseguenza decidere di cedere la Fiorentina, che - sempre secondo questa parte della tifoseria - senza acquirenti rischierebbe un nuovo fallimento.

    E così ad esempio, nella vicenda Jovetic, qualcuno si illude che la parola 'incedibilità' pronuncia dal patron viola possa aver messo le ganasce a tutti quei procuratori e intermediari che stanno ancora lavorando per una possibile partenza del giocatore da Firenze. E mentre i principali quotidiani sportivi hanno chiaramente parlato della ferma volontà del City di prendere Jo-jo, quelli locali hanno invece oscurato la trattativa, come se il fatto di non parlarne bastasse ad evitare la cessione del giocatore nativo di Podgorica. In realtà, al di là delle parole di circostanza dei vari dirigenti della Fiorentina, Andrea Della Valle per primo sa che, per un accordo stipulato tra il procuratore del ragazzo e l'ex d.s. Pantaleo Corvino, se arrivasse anche l'ultimo giorno di mercato un club pronto ad investire 30 milioni di euro, nessuno potrebbe opporsi alla partenza.
     
    Ci si aspettava in queste lunghe settimane - in cui oltre alla Juventus anche Chelsea, Arsenal e City hanno lavorato su Jovetic - una parola del giocatore, in un senso o nell'altro. Invece è stato silente, distaccato, freddo e in alcuni casi pure calcolatore. Ma se all'inizio del mercato poteva anche avere ragione a voler lasciare Firenze, stante il processo di disinteresse dei Della Valle, oggi la realtà viola è un serio progetto di rilancio. Nonostante questo, Jovetic sembra quasi aspettare l'offerta giusta, anche se ha capito che il tempo stringe. E allora al giocatore (che comunque ha deluso, perché anche solo per l'affetto che la piazza e la società gli hanno dimostrato, soprattutto nei momenti difficili, avrebbe dovuto essere più sincero e meno opportunista) un appello: se vuoi andare, vai via presto, perché la Fiorentina è esistita, esiste ed esisterà anche senza Jovetic.
     
    Una Fiorentina che, ad esempio, reinvestisse i milioni di euro derivanti dalla cessione del montenegrino su gente come Ramirez, rimarrebbe più che competitiva. Ai tifosi che pensano che Jovetic debba rimanere a Firenze anche se scontento, ha risposto qualche giorno fa un campione del secondo scudetto come Mario Maraschi. Quest'ultimo ha rammentato i casi Vargas e Gilardino, e ricordato che il vero supporter della Fiorentina preferisce veder vestire la maglia viola a chi crede veramente di poter fare il bene della squadra della propria città, e non in virtù di un semplice contratto. Di uno Jovetic che non sorride e che vede Firenze come tappa di passaggio per la sua carriera, francamente, chi ama la Fiorentina, se ne può fare ben poco. La maglia resta, i giocatori passano, anche e soprattutto chi non ha dimostrato, con il suo silenzio, un cuore da vera anima viola.

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