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Violamania: l'equilibrista

Violamania: l'equilibrista

Dopo il colpo messo a segno a metà luglio con l'arrivo strepitoso in termini tecnici e di effetti positivi su piazza, squadra e mediatico di Mario Gomez, e l'uscita tripla degli assistiti da Fali Ramadani, ovvero Seferovic, Jovetic e Ljajic,  come se fosse una chiusura di un'era, quella piu'oscura in termini di immagine e di risultati della gestione Della Valle; si è chiuso senza ulteriori sussulti delle ultime ore il calciomercato della Fiorentina estate 2013. Un periodo di trattative lungo e reso complicato dall'incertezza di non sapere quale budget avere a disposizione fino all'ultima giornata dello scorso campionato, visto che ballavano i possibili trenta milioni che sarebbero arrivati in caso di qualificazione della squadra viola all'edizione della Champions League già scattata coi preliminari, e che ha riservato comunque colpi di scena e che va salutato, seppur con ancora qualche zona d'ombra, come pienamente positivo. Infatti il saldo positivo, seppur sono arrivati elementi del calibro del già citato Super Mario ex Bayern, Joaquin., Ambrosini, Alonso ed Ilicic, oltre alle scommesse Iakovenko e Bakic, è testimonianza della straordinaria abilità del duo Prade'-Macia, chiamati poco piu' di un anno al capezzale di un club che aveva un debito di quasi 50 miliardi di lire, e una squadra che si era salvata alla penultima giornata, oltre che uno spogliatoio che aveva fatto saltare i nervi anche al mite Delio Rossi.

I punti interrogativi sul mercato della Fiorentina piu' recente sono sostanzialmente due: la figura del portiere che, a prescindere da una compattezza di facciata sulla persona di Neto, in realtà ha visto i viola alla ricerca di un estremo difensore piu' abile coi piedi, con maggiore personalità e superiore esperienza internazionale rispetto all'ex Atletico Paranaense, ma anche per stipendi rimasti pesanti sul bilancio non hanno potuto far decollare trattative avviate (piu' Sommer di Julio Cesar) e, il mancato approdo di un vice Pizarro, fortemente voluto da Vincenzo Montella, che sa come il regista cileno abbia già 34 primavere e che in questa annata disputera' anche diverse partite con la propria ritrovata nazionale, con tanto di viaggi oltreoceanici. Il trio Bakic, Wolski, Vecino al momento è immaturo, e così alla fine nel ruolo di sostituto quando l'ex City, Roma ed Udine avra' le pile scariche, si candida fortemente il capitano la passata stagione nel Milan, alias Massimo Ambrosini. 

La notizia piu' bella però in termini di progettualità futura della Fiorentina è arrivata dal rinnovo di contratto fino al 2017 del tecnico gigliato Vincenzo Montella. Quest'ultimo il giorno della presentazione della rosa a sua disposizione davanti ai tifosi gigliati, ha detto che ha preso la decisione di prolungare la sua esperienza a Firenze perche' con i vertici del club viola coincidono soprattutto le ambizioni, e questo è uno splendido segnale visto che l'uomo di Castello di Cisterna ha una fame di vittorie che fa spavento, e quindi stesso discorso va fatto anche per i fratelli Della Valle che ambiscono non solo a rimanere ai vertici del campionato italiano, ma tornare ad illuminare le notti europee e chissa', provare ad alzare qualcosa, all'undicesimo anno di proprietà della società che ha sede in via Manfredo Fanti. Sara' un esame importante questa stagione per Montella che è chiamato con la rosa che ha a disposizione ad un lavoro di equilibrista visto che dovra' per la prima volta in carriera gestire molteplici impegni durante la settimana, visto le tre competizioni che la Fiorentina vuole prolungare in termini di protagonismo fino almeno alla prossima primavera, e soprattutto far fronte ad eventuali mugugni del suo spogliatoio, e dei tifosi, con quest'ultimi che pensano magari ad un continum quest'anno di quanto fatto l'anno scorso, come se cio' fosse scontato. Se Montella sara' bravo ad allenare stampa e piazza, gli fa resettare sul passato e concentrare sulla durissima annata appena partita, dopo averlo fatto con i giocatori a sua disposizione, si potra' fare piu' che bene, a prescindere da eventuali successi parziali. Il viaggio è appena partito, i segnali per essere ottimisti ci sono, ma il filo su cui camminare è sottile e pieno di insidie.

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