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  • Violamania| L'ultima notte felice col mister
Violamania| L'ultima notte felice col mister

Violamania| L'ultima notte felice col mister

  • Luca Cellini
Diranno che poteva rifiutarsi di andare in Nazionale perché aveva un altro anno di contratto, ma era evidente come fosse stanco di fare battaglie contro chi non voleva ascoltarlo. Diranno che è merito di Diego Della Valle se non è andato alla Juventus, ma chi la conosce sa che non avrebbe mai tradito Firenze. Per capire se chi scrive fa le cose per proprio interesse o con piena sincerità, basta guardare negli occhi le persone. Ed io l'ho guardato spesso quello sguardo, mister, e non mi ha mai raccontato bugie. Parla di tradimento, bugie e sotterfugi solo chi li fa. C'è gente che va a letto con persone sposate, gente che tradisce il proprio amore, la propria fede, il proprio amico. Lei - basti ricordare il rapporto con la sua Manuela - certe cose non le farà mai. Come ai tempi di Roberto Baggio ha subito le parole di giornalisti che di mestiere portano il pensiero di menti altrui. Mi mancherà mister, come tecnico ma soprattutto come uomo. Con lei ho discusso, si è arrabbiato anche per alcune mie domande, ma so che lo ha fatto non per il suo interesse ma perché credeva in ciò che diceva. Prandelli resta, ma non come avevano spergiurato i dirigenti della Fiorentina fin dall'autunno 2009, ma sotto la pelle di chi ha vissuto il mondo viola negli ultimi sei anni. Lei, mister, lascia una traccia, un qualcosa di importante, anche al di fuori dal campo Ha sbagliato ad essere troppo sincero, troppo vero, troppo orgoglioso. Ha suscitato invidie e portato a tradimenti, anche da parte di quei giornalisti che credeva amici. Firenze resta ma perde un uomo. Come ha lasciato sfuggire molte persone che hanno cambiato qualcosa nella nostra realtà. Firenze rimane casa sua, Prandelli, e chi le ha voluto bene ha capito. In bocca a lupo mister, anzi c.t. Questa notte, l'ultima felice insieme, ho pensato di scriverle direttamente. Non le ho mai dato del tu perché considero il nostro rapporto un qualcosa di strettamente lavorativo. Spero in Nazionale, dove continueremo a 'frequentarci', di poterla conoscere meglio, perché lei resta un punto di riferimento ed una persona perbene. Oggi sento solo di dirle grazie, e la avverto: a Coverciano non troverà quel clima che aveva creato a Firenze, che è servito ad ottenere i risultati magnifici della squadra viola, ma un covo di serpi. Faccia attenzione, e in alto il cuore. Quello suo, che non tradisce mai. A proposito: neanche io credo alla Cittadella!

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