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  • Violamania:| La lunga estate di Andrea Della Valle

    Violamania:| La lunga estate di Andrea Della Valle

    Il 26 agosto 2009 moriva Oscar Micucci, personaggio che ai tifosi della Fiorentina forse non dice nulla, eppure uomo determinante per le sorti del futuro dei viola. Infatti la scomparsa di uno dei cugini più importanti di Diego e Andrea Della Valle costrinse quest'ultimo ad assumere un ruolo centrale nel mondo Tod's, e soprattutto provocò un lutto che i due fratelli superarono con difficoltà, impiegando quasi tre anni. L'attuale patron viola lo ha dichiarato venerdì scorso: 'Sono tornato di nuovo io, dopo alcuni mesi difficili... ma il vero Andrea è quello visto a fine partita contro l'Udinese'. Tanto che la dedica per quella vittoria andò proprio a Micucci. Per capire quanto sia importante nella storia recente della Fiorentina la figura del patron, basti guardare cosa è successo da quando si è dimesso ai giorni nostri. La Fiorentina che vinceva contro il Liverpool nel settembre di tre anni fa è affondata sotto una gestione tecnico-societaria imbarazzante, e Andrea Della Valle, evidentemente colpito al cuore come un innamorato lasciato dalla propria anima gemella, si è perso in una crisi depressiva.

    La stagione e mezza con Sinisa Mihajlovic allenatore, ma soprattutto il biennio finale della gestione Corvino, si sono potuti realizzare anche grazie alla complicità di Diego Della Valle, ferito da Calciopoli e deluso dalle mancate promesse dell'amministrazione comunale al momento del suo avvento a Firenze, e a quella del fratello Andrea, che invece nell'ultimo mese si è ripreso tutto, da Stevan Jovetic - che ha convinto a restare alla Fiorentina a suon di acquisti -, passando per la fiducia della gente nei suoi confronti, senza dimenticare la linfa data alla società, con gente nuova e ridistribuzione delle cariche. E' questo l'Andrea Della Valle atteso dai fiorentini. E' questo l’uomo criticato anche duramente, perché tutti sanno che la passione che accende il minore dei fratelli Tod's è la stessa dei tifosi viola. E una passione non si può nascondere, quindi evviva questo 'capitano d'industria che quando pensa al calcio perde ogni ragione', come lo ha definito Diego Della Valle. La Fiorentina ha ritrovato uno dei suoi genitori persi per strada. Ora l'attesa è per il ritorno dell'altro, che quando rimetterà piede al 'Franchi' farà certamente felice anche chi da oltre tre anni non gli ha risparmiato le critiche.
     
    Infine una riflessione, doverosa, e qui è giusto chiedere scusa fin da subito all'azionista di riferimento viola per la rivelazione. Venerdì scorso, ad intervista finita, fra il primo ed il secondo tempo contro l'Al-Nasr voltandosi verso i giornalisti Andrea Della Valle ha sussurrato: 'Non abbiate paura a dirci le cose come stanno, a scrivere anche quello che non va. Siamo tutti stufi in società di sentirci raccontare bugie'. A dimostrazione che più che le disgrazie in famiglia, e le gestioni scellerate degli ultimi due anni, a fare danni alla Fiorentina hanno contribuito quei ruffiani che sui media e nelle stanze del potere, mentre la squadra affondava quasi verso la retrocessione, urlavano 'Viva i Della Valle' a prescindere. Non c'è peggior nemico di chi ti dice le cose alle spalle e ti sorride mentre ti è accanto. Sperando che Firenze abbia capito la lezione, l'estate di Andrea Della Valle è finita: ricomincia la Primavera viola. 

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