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  • Violamania: la mentalità di Borja Valero

    Violamania: la mentalità di Borja Valero

    Una mattina di circa un anno fa il sindaco da poco uscente del Comune di Firenze, oggi diventato presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si ritrovo' in Piazza della Signoria al fianco del capitano viola Manuel Pasqual, quest'ultimo venuto ad assistere alla consegna, in favore della fondazione 'Tommasino Bacciotti', di un assegno frutto del ricavato della vendita del camper con cui proprio l'ex primo cittadino aveva fatto la campagna elettorale per diventare segretario del Pd, in una corsa che lo vedeva opposto a Pierluigi Bersani. 
    'Madonna quanto è forte Borja Valero, ieri sera è stato incredibile' disse Renzi a Pasqual in quella circostanza, con il politico rottamatore per eccellenza che era rimasto abbagliato dalle giocate del centrocampista spagnolo, autore di una prestazione super poche ore prima, all'Olimpico contro la Lazio. 'Ci vorrebbe anche una carica politica per lui' aggiunse l'oggi premier sempre parlando dell'ex Villareal. 'Assessore allo sport?' propose in quella circostanza un giornalista. 'No, meglio sindaco, quando avro' lasciato io....' precisò Matteo Renzi su Borja Valero.

    Ed effettivamente è tale l'amore della gente nei confronti del classe '85 madrileno, entrato nei cuori dei tifosi viola non solo per le sue prestazioni calcistiche, ma per il senso di appartenenza alla città e ai colori della Fiorentina, che se domani il numero 20 gigliato decidesse di candidarsi a primo cittadino di Firenze, riceverebbe quasi certamente un plebiscito di voti.
    Ecco, proprio sulla scorta di quanto detto su Borja Valero quest'ultimo in queste ore piu' che fatto allenare in vista della gara di domenica prossima contro la Sampdoria, andrebbe messo su un palco in pieno centro città, e fatto ascoltare alla gente che ha la Fiorentina nel cuore, e che, evidentemente illusasi dopo la vittoria contro il Napoli di domenica scorsa, è entrata, dopo il k.o. casalingo contro Balotelli e compagni, in un vortice di pessimismo assolutamente ingiustificabile, e che sta portando a mettere sul banco degli imputati società, tecnico e giocatori, con forme anche di autolesionismo gravi.

    Borja Valero invece è stato molto onesto nel post gara contro il Milan, usando non semplici parole di circostanza, ma sincera volontà di spiegare il momento in casa viola: la squadra è stanca, fisicamente e mentalmente, e vessata da infortuni, molti di questi anche gravi. Nonostante però il recente trend negativo di risultati, il todocampista gigliato non ha per niente voglia di mollare ed ha detto che fino a quando la matematica lo renderà possibile, vuole pensare piu' a lottare per il terzo posto, che a difendere la quarta piazza.
    E'con questa mentalità che la Fiorentina, ma soprattutto l'ambiente viola nella sua totalità, deve avvicinarsi alla data piu'importante da qui al finale di stagione, ovvero il prossimo 3 maggio, finale di coppa Italia contro il Napoli a Roma.

    Sarebbe un errore mollare la presa, dare tutto per perso o sbagliato, e mettere in discussione una società che ha fatto investimenti importanti, e non può essere additata di colpe se quasi 40 milioni di euro sono mancati per tanto tempo, visto gli stop ripetuti di Pepito Rossi e Mario Gomez; un tecnico ambizioso e determinato come Montella che, ha sbagliato qualche scelta ma che ha dimostrato capacità ed abilità di lettura tattica, e soprattutto infierire con elementi che non stanno rispondendo come auspicato, per svariati motivi: da Matri ad Anderson, da Bakic a Roncaglia.
    La Fiorentina ha il dovere sul campo di fare il massimo, soprattutto in questo periodo di emergenza tecnica, e operare con i propri dirigenti addetti al mercato, e allo staff tecnico, delle valutazioni importanti in vista della prossima stagione: principalmente finirla con le scommesse su giovani volenterosi ma privi di esperienza, e puntare ad allargare la rosa in termini numerici e di qualità.

    La garanzia migliore che il futuro viola è roseo lo da' la tribuna autorita' vista al Franchi mercoledì sera: c'erano tutti, dall'azionista di maggioranza Diego, al presidente onorario e tifosissimo Andrea, passando per i membri del c.d.a. al loro completo. Se la società è vicina, la buona sorte torna ad essere compagna di Pasqual e compagni, ed i tifosi si stringono intorno alla squadra, ci sono buone basi per ottenere ancora qualcosa di importante in questa stagione, per impostare la prossima in cui restare protagonisti e magari poter crescere ancora. 

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