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  • Violamania:| La settimana decisiva

    Violamania:| La settimana decisiva

    A guardare il bicchiere mezzo pieno, bisogna ricordare che la Fiorentina veniva dal k.o. casalingo più pesante della sua storia calcistica - e per giunta contro la rivale storica Juventus -, da cinque giorni di ritiro trascorsi fra Viareggio e Genova, da una contestazione dei tifosi, seppur leggerissima rispetto a quello che accadeva negli anni passati, e soprattutto dal divorzio con il suo principale dirigente calcistico, Pantaleo Corvino. Inevitabile però che sia più l'amaro in bocca che la gioia nel raccogliere un punto che a Marassi', se dichiarato prima del fischio d'inizio, sarebbe stato salutato con felicità, ma che invece, arrivato per una gravissima disattenzione difensiva a poco più di un minuto dal 90', lascia solo tantissimo rammarico. Un peccato davvero per una delle più belle Fiorentina di Delio Rossi, che seppur davanti ad un avversario in condizioni simili, ovvero in grave difficoltà psicologica e con una rosa inadeguata alle ambizioni, ha mostrato almeno voglia di lottare e determinazione, che troppe volte quest'anno sono venute a mancare.

    Visto che nel calcio non si insegna niente, non deve sorprendere che a segnare ieri siano stati quei due giocatori che, nonostante non abbiano la fascia da capitano al braccio, sono di fatto i leader dello spogliatoio viola: Cesare Natali e Riccardo Montolivo. Tanto leader da essere infatti i primi a partire il prossimo giugno, molto probabilmente destinazione Milan, perché non convinti dal progetto gigliato. E come fai a credere a questa Fiorentina che troppo spesso ha sbagliato, e molto lentamente adesso sta provando a rimediare? Delio Rossi ha detto di aver scelto Firenze non per quello che è adesso l'universo viola, ma per quello che sarà. Nel frattempo deve allenare una rosa in cui, quando toglie Amauri, deve inserire De Silvestri perché non ha seconde 'prime punte' a disposizione, ed è in un club nel cui organigramma non ci sono uomini di calcio.

    Fatta salva la promozione nei rispettivi ruoli di Macia e Guerini, la società in questa settimana deve sbrigarsi a mettere dietro la scrivania che ha occupato fino ad oggi Pantaleo Corvino almeno uno - sarebbero meglio due, un d.s. ed un d.g.- tra i dirigenti di calcio che sono stati accostati nelle ultime ore al club dei Della Valle. Un uomo che si sposi con il nuovo progetto che si vuole creare - visto che quello post-Prandelli è di fatto fallito -, che segua i voleri del club ma soprattutto del tecnico (che merita di lavorare con la sua idea e con dei giocatori scelti anche da lui, all'inizio della nuova stagione). Tornando alla squadra: i quasi accettabili 90 minuti di Genova non cancellano l'ignobile prova contro la Juventus. Molto probabilmente si deciderà di non proseguire nel ritiro. Ma i prossimi saranno comunque i giorni più importanti della stagione, perché se da Marassi si è tornati con un punto insperato alla vigilia, fondamentali saranno i tre da conquistare in casa contro il Chievo. E sarà tutto fuorchè una passeggiata. Salvezza, 'salvare la faccia', poi ripartenza. Come obiettivi stagionali non è rimasto altro, ma è qualcosa da conquistare imprescindibilmente da qui al prossimo 13 maggio.

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