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  • Violamania: Montella la scelta giusta, speriamo non se ne penta

    Violamania: Montella la scelta giusta, speriamo non se ne penta

    • Giacomo Brunetti
    In tanti lo hanno pensato. Ma chi glielo ha fatto fare? Perché sì, la Fiorentina che Vincenzo Montella ha lasciato è profondamente diversa da quella che, quattro anni dopo, sta ritrovando in questo finale di campionato. E non tanto per la rosa - all'interno della quale l'unico superstite è Simone Minelli, classe '97 ai margini e fermatosi in viola a quell'esordio regalatogli dall'Aeroplanino in Europa League - quanto per le strategie e le ambizioni. Il tecnico, in conferenza stampa, è stato piuttosto chiaro in merito: vuol divertire e divertirsi, incidere, ripartire dal gioco senza stravolgere, almeno per adesso, gli equilibri a disposizione. Certo, la squadra è diversa, ma lui si fida della società. Ed è anche per gli uomini che gestiscono la Fiorentina che è voluto tornare, preferendo la proposta dei Della Valle a quella di altri club, accettando un incarico in corsa con vista sul futuro.

    Tralasciando l'opinabile comportamento della Fiorentina nei confronti di Stefano Pioli, la speranza è che il ritorno di Montella coincida con una programmazione reale. Il tecnico, per accettare, deve aver ricevuto delle garanzie precise e alcune promesse imprescindibili. Durante le tre ore a telefono con Corvino, nelle quali i due hanno parlato di calcio, proprio come piace a loro, le rassicurazioni non sono mancate. Montella, però, non sembra così interessato ad averle. Voleva tornare ad allenare ed eccolo qui, in sella sulla panchina che, più di tutte, ha contraddistinto la sua carriera. L'unica, a dire il vero, e il ridimensionamento del mister può solo far bene a entrambe le parti. Ha avuto esperienze negative, dalle quali ha imparato e ne è uscito un uomo e un professionista migliore.

    Con lui Firenze ha sognato, si è regalata per l'ultima volta l'Europa e da lì dovrà ripartire, da quel finale di stagione burrascoso ma comunque glorioso. C'è una Coppa Italia in ballo, due partite separano la Fiorentina dalla gloria. E Montella ripartirà anche da quel trofeo sfuggito in finale contro il Napoli. Per la piazza è la scelta giusta, l'auspicio è che l'allenatore non si penta di aver accettato.

     

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