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  • Violamania: non scherziamo, alla Fiorentina il regista serve come il pane. Ora più che mai

    Violamania: non scherziamo, alla Fiorentina il regista serve come il pane. Ora più che mai

    • Federico Targetti
    Finito il ritiro della Fiorentina in Val di Fassa, è tempo di fare un bilancio di metà mercato per Italiano e il comparto dirigenziale viola. Già nell'ultima conferenza stampa dalle Dolomiti, il tecnico ha lasciato intendere alcune esigenze, come quella di riabbracciare i nazionali e quella di avere a disposizione cinque esterni (o quattro più un giovane). Ma ancora, e pericolosamente, non si parla del regista

    VORAGINE - Possibile che basti Pulgar, con uno fra i giovani Bianco e Krastev da alternativa? Il cileno gioca in quel ruolo nella Roja, in mezzo a Vidal e Aranguiz, con risultati eccellenti, ma alla Fiorentina i suoi due scudieri non ci sono, e il gioco richiesto da Italiano è differente. I prossimi giorni saranno importanti per capire se Pulgar potrà essere davvero il primo degli 11 registi teorizzati dall'allenatore ex Spezia e Trapani. Del resto, Bianco (2002) è la mezzala titolare della Primavera di Aquilani, e Krastev è ancora più giovane (2003). Come minimo, dovrà arrivare un regista di riserva, se non il titolare. A meno che non si voglia riproporre Amrabat da perno centrale, esperimento che nell'arco della passata stagione non ha riscosso molto successo. Se il gioco di Iachini era più di rimessa e poteva fare a meno di un metronomo vero e proprio, quello di Italiano non ne può prescindere. E dire che anche il tecnico con il cappellino si era speso per chiedere alla dirigenza il tanto sospirato regista...

    ARCO E FRECCE - In tempo di Olimpiadi, le ali della Fiorentina sono come frecce nella faretra viola. E il fatto che Vlahovic un tempo esultasse mimando il tiro con l'arco concorre a questa metafora. Per il momento la rosa gigliata conta Sottil, Callejon, Gonzalez e Saponara: ne manca uno, ammesso e non concesso che lo spagnolo rimanga. Promuovere Agostinelli, che ha impressionato in ritiro? Oppure accelerare per un altro colpo di mercato? I nomi in ballo non mancano, ultimamente è uscito anche quello di Ikoné del Lille: il prezzo (30 mln) è ampiamente fuori dalla portata della Fiorentina, specie dopo il colpo Gonzalez. Più facile che arrivi un cartellino da una decina abbondante di milioni, come i vari Orsolini, Zaccagni, Carrascal, Brekalo. E occhio agli slot extracomunitari: per adesso ce n'è uno solo a disposizione. 

    SE NON ESCE NESSUNO, NON ENTRA NESSUNO - Questa, in estrema sintesi, la situazione in difesa. In linea teorica, Venuti e Lirola a destra, Biraghi e Terzic a sinistra e Milenkovic, Pezzella, Igor e Quarta al centro formano un pacchetto abile e arruolato per l'inizio della stagione, ma ormai sappiamo tutti fin troppo bene che ci sono tre elementi sul piede di partenza... da ben più di un mese. Ecco, finché non se ne andranno davvero, la Fiorentina non acquisterà certo i loro sostituti. Anche perché Milenkovic ha fatto un ritiro da applausi, e Lirola dal canto suo non ha dato a intendere negli allenamenti di Moena di avere particolari mal di pancia. Nastasic e Zappacosta sono lì che aspettano il via libera, che per ora non arriva. E Pezzella? Il momento del colloquio con Italiano si avvicina: trovare un compromesso non sarà facile, la Liga Spagnola reclama l'ex Betis, su cui comunque non mancano interessamenti dalla Serie A e dall'estero.

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