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  • Violamania:| Piange il telefono?

    Violamania:| Piange il telefono?

    Questa volta al sindaco 'rottamatore' Matteo Renzi non si può rimproverare proprio nulla. Seppur impegnato in tantissimi progetti per la rinascita culturale e sociale di Firenze, con un occhio sempre attento all'evolversi della situazione politica nazionale (che potrebbe vederlo presto protagonista), da almeno un anno a questa parte sta pensando ad una collocazione geografica per un nuovo impianto calcistico a Firenze. Nel contempo - cosa fondamentale - sta pensando ad una procedura pubblica per far sì che un privato possa essere interessato alla sua realizzazione, in modo da non dover incorrere negli stessi guai giudiziari in cui sono finiti alcuni membri della giunta che lo hanno preceduto. Diego Della Valle l'aveva sparata grossa, in quel settembre del 2009, nel presentare un abbozzo di progetto per la costruzione della 'Cittadella viola', pensando ad un'area di ottanta ettari, che francamente in una città non grandissima come Firenze non può esistere. O meglio, c'era l'area di Castello, che purtroppo per lui e per l'amministrazione è sottoposta a sequestro giudiziario per larga parte, e su cui al momento cui esistono altre priorità, come la fondamentale collocazione della nuova pista dell'aereoporto (e dunque ha voce in capitolo anche la Regione Toscana).

    Come detto, Renzi è riuscito a trovare nel tempo un'alternativa, individuando l'area Mercafir, nella zona nord-ovest della città, che con una divisione ottimale può essere in contemporanea un'area del principale mercato ortofrutticolo di Firenze, e un'area adibita alla costruzione di un nuovo stadio, con strutture sportive e commerciali annesse, quest'ultime particolarmente attraenti per il privato. Premesso che il sindaco non può e non deve avere contatti diretti con la Fiorentina in merito agli interessi sull'area, in quanto finirebbe per essere accusato giuridicamente di aver favorito un privato piuttosto che un altro, va detto che la scorsa estate, grazie alla mediazione di Luca Cordero di Montezemolo, un incontro fra Renzi e Diego Della Valle in effetti ci fu. Il primo cittadino in quell'occasione si impegnò a trovare un'area abbastanza grande da consentire al proprietario della Fiorentina di poter ottenere un buon riscontro commerciale dall'operazione. Solo che da un po' di tempo a questa parte, nonostante la buona volontà dei tecnici di Palazzo Vecchio, e l'ottimismo di facciata dello stesso sindaco e dei due invitati permanenti al c.d.a. della Fiorentina, il vicesindaco Nardella e il presidente del Coni Eugenio Giani, da parte dei vertici del club c'è stato silenzio e quasi indifferenza.

    Renzi sta stringendo i tempi e porterà in consiglio comunale le modifiche all'area urbanistica entro inizio marzo. Si spera quindi che quando l'asta sarà pubblica i fratelli Della Valle, che dovrebbero essere i primi ad interessarsi del progetto per il nuovo stadio, tornino a dire e fare concretamente qualcosa in merito a questa vicenda. Del resto Diego Della Valle, come sottolineato più volte, ha vincolato il progetto sportivo della Fiorentina, di cui è proprietario al 99% - ma non si è mai visto un proprietario di una squadra di calcio che non viene allo stadio da oltre un anno e mezzo, e quando gli vengono poste domande sul suo club risponde sempre che parla da 'semplice tifoso' - alla realizzazione di uno stadio, con tutti gli annessi e connessi. La società negli ultimi anni si è contraddistinta per una lentezza ingiustificabile nel prendere decisioni, e per il progressivo disinteresse da parte dei suoi proprietari. I fratelli Della Valle non solo si sono allontanati fisicamente sempre di più dalla città - e l'amarezza per la vicenda Calciopoli, o il possibile 'tradimento' di Prandelli, non possono essere valide giustificazioni -, ma hanno consegnato la società ad un gruppo di dirigenti che ha sbagliato molto, negli ultimi due anni, sia in termini di scelte che di dichiarazioni. Sul tavolo ci sarebbero tante questioni a cui rispondere: dove sta andando e dove andrà tecnicamente la Fiorentina? Rinnovare o meno il contratto del principale responsabile dell'area tecnica, Pantaleo Corvino? Il club viola è ancora una priorità per la famiglia Della Valle? Cosa fare per tornare a riempire il 'Franchi'? Interessa ancora il progetto per la costruzione del nuovo stadio? Tutti interrogativi che rimangono insoluti al momento, e a cui sarebbe d'uopo rispondesse principalmente il proprietario del club, che non può essere e non sarà mai un 'semplice tifoso'. Anche perché per un tifoso vero la Fiorentina non sarà mai, come l'ha definita giusto un anno fa lo stesso Diego Della Valle, un 'semplice hobby'.

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