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  • Violamania:| Prendiamo il buono

    Violamania:| Prendiamo il buono

    • Luca Cellini

    Dopo le parole - alla vigilia del match di ieri sera - di Sinisa Mihajlovic, il quale aveva stimolato i suoi giocatori a dare un segno di svolta, visto che i suoi metodi 'da cattivo' suscitavano fra i ragazzi viola quasi reazioni da lacrime, la Fiorentina poteva affondare a Genova contro gli uomini di Gasperini, che negli anni hanno sempre fatto del Luigi Ferraris il loro fortino. La formazione gigliata invece con orgoglio, tenacia, un pizzico di grinta e soprattutto San Sebastien Frey, ha portato a casa un punto insperato da molti alla vigilia. Niente di clamoroso, ma diciamo che se dopo sabato sera la tendenza al pessimismo dilagava in città, nel post gara contro il Genoa ci sono tanti piccoli segnali positivi da registrare.

    La prestazione di Sebastien Frey innanzitutto, capace di salvare il risultato per almeno quattro volte, con interventi prodigiosi soprattutto a fine primo tempo. La rivalità con Boruc evidentemente ha stimolato sul serio il portiere transalpino, tornato in grande forma fisica e capace di parate importanti che da tempo non mostrava con questa continuità. L'assetto dei centrali difensivi ha retto l'urto della potenza offensiva rossoblù, con un Gamberini capace di imbavagliare l'ex compagno Toni e Kroldrup suo fido partner. Lo schema 4-3-3 ha dato maggiori sicurezze e più protezione proprio alla linea difensiva. Di estremamente positivo anche il ritorno al gol di Gilardino, che - non se ne offenda - poteva risparmiarsi quel gesto di esultanza verso magari chi lo ha criticato per un'astinenza che durava da marzo scorso. Ancora troppo solo in zona gol il bomber viola, e chissà che contro il Parma non si riscopra Ljajic, ieri in naftalina. Abbiamo riscoperto Bolatti, visto un Cerci che ha fatto un colpo che con maggior fortuna sarebbe valso un eurogol, e un Donadel che a questo punto diventa indispensabile, esempio della Fiorentina tutta grinta che vorrebbe costruire Mihajlovic.

    La lista di cose da migliorare è lunghissima. Alcune carenze della rosa sono evidenti e non migliorabili fino a gennaio. Gli esterni difensivi continuano a non funzionare, e la zona mediana può dare maggiori certezze in zona offensiva. Ma occorre concentrarsi da subito sulla gara contro il Parma, perché senza i tre punti con i ducali, anche il buon punto di ieri sarebbe da gettare via. La classifica è ancora ampiamente migliorabile, ma l'ultimo pensiero è per la proprietà. Domani sarà un anno dalle dimissioni di Andrea Della Valle, dettate dal mancato sblocco della vicenda Cittadella Viola. Una preghiera, da chi vuole bene alla Fiorentina, al minore dei fratelli Tod's: tutta Firenze la vuole di nuovo vertice effettivo del club. Il suo ritorno sarebbe più importante di qualsiasi gol di Gilardino. Ci pensi presidente, visto che tutti la chiamiamo così nonostante le sue dimissioni. Il popolo viola è pronto a riaccoglierla a braccia aperte, per ripartire insieme dopo i momenti difficili. Ripartire, come ha dimostrato di voler fare ieri la squadra di Mihajlovic, tutti insieme per il bene della Fiorentina.

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