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  • Violamania:| Prigionieri di Cerci

    Violamania:| Prigionieri di Cerci

    Appello a quel giornalista che, il giorno della presentazione di Alessio Cerci in sala stampa, ha rubato e poi restituito (tramite pacco postale) la maglia dell'ex giocatore giallorosso: per piacere, da parte di tutta la Fiorentina, dopo la tenuta da gioco restituisca anche doti tecniche, intelligenza e tutto il resto di quel baby talento della Roma Primavera fatto esordire in A da Fabio Capello nel 2003. Sì, è necessaria una restituzione totale di Alessio Cerci al club che l'ha acquistato, perché se alla fine il rendimento stagionale del 'Thierry Henry di Valmontone' si rivelasse quello che si è visto fino ad oggi, bisognerebbe parlare di 'fallimento totale'. Non è possibile che l'uomo che gestisce il mercato gigliato, che da un po' di tempo a questa parte sembra abbia 'venduto l'anima' al procuratore di Cerci - che casualmente è anche quello di Comotto e De Silvestri, oltre che l'intermediario per tutti i serbi arrivati a Firenze dal Partizan Belgrado, e l'agente che cura gli interessi del tecnico Sinisa Mihajlovic -, abbia deciso di investire così male 4,5 milioni di euro, di un budget già ridotto per l'autofinanziamento, un anno esatto prima della sua scadenza.

    Ho trovato stucchevole ed inutile il buonismo che ha pervaso le lingue ed i tasti dei pc di stimati colleghi che, stizziti, si sono ribellati ai fischi preventivi della maggioranza del pubblico del 'Franchi' che hanno accolto Alessio Cerci al momento del suo ingresso in campo, otto giorni fa, contro il Genoa. Premesso che a mio avviso quei fischi erano rivolti anche e soprattutto a chi ha comprato il giocatore, vantandosi di averlo 'strappato' al Manchester City, e al tecnico che si ostina a mandarlo in campo o a non toglierlo quasi mai (tanto da far saltare i nervi ai compagni - ricordate Marchionni a Bologna? - e al pubblico che sfortunatamente assiste alle sue esibizioni), il 23enne di Velletri niente ha fatto per farsi amare dal popolo viola. Se ti presenti da sbruffone ai compagni nello spogliatoio, se per stoppare un pallone ti sistemi tre volte i capelli, se non rincorri gli avversari e tenti di dribblare anche due fotografi a bordo campo prima di passare la palla, che senso c'è che vi siano giornalisti che abbiano pronunciato la banalità: 'E' autolesionistico fischiare un giocatore della Fiorentina'? Il pubblico che paga, spendendo soldi per spettacoli sempre più tristi, in cui la Fiorentina è almeno sul podio della noia per 'non gioco' in serie A, avrà almeno il diritto di esprimere il proprio dissenso? Nella città in cui si sono stati fischiati gente del calibro di Dunga, Batistuta, Rui Costa e Toni, si potrà avere il diritto di fischiare uno come Cerci, che, 'te le leva dalle mani'?.

    Detto questo, domenica prossima la Fiorentina gioca nuovamente all'ora di pranzo, dopo il precedente del novembre scorso contro il Chievo. E ricordate chi segnò? Speriamo sia di buon auspicio per Cerci, che a quel punto avrebbe un buon mercato la prossima estate per il campionato Allievi, che ha spesso l'abitudine di giocare la domenica mattina. Tornando al pubblico e ai tifosi che possono esprimere, civilmente, il loro dissenso verso i giocatori viola - al contrario di Cerci -, trovo stavolta sì autolesionistico fischiare, insultare e mancare di rispetto il capitano viola Riccardo Montolivo. Proprio lui è stato il sacrificato ieri per far giocare l'ex giallorosso, e non mi sembra si sia assistiti ad un'evoluzione nel gioco degna di nota. Di Montolivo, prima di criticarlo, bisognerebbe guardare quanti chilometri percorre in una partita, quanti palloni perde perché il compagno più vicino è a distanza sidarale, e la vita fuoricampo impeccabile che fa. Ve ne fossero come il numero 18 viola, a cui non bisogna chiedere i gol - perché non è tatticamente il nuovo Antognoni, come qualcuno erroneamente lo ha paragonato - ma una maggiore personalità nello spogliatoio ed una continuità di rendimento che, se gli infortuni smetteranno di colpirlo, sono certo garantirà presto. Ne avesse di problemi come Montolivo la Fiorentina, e occhio a lasciarlo partire facilmente a fine anno, o farlo passare come mercenario. Anche alla favola Prandelli qualcuno aveva abboccato, e poi...

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