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  • Violamania:| La squadra è della gente!

    Violamania:| La squadra è della gente!

    Così come dopo la sconfitta casalinga contro il Lecce del 15 gennaio scorso, pessimisti e 'uccelli del malaugurio' avevano iniziato a tirare fuori tabelle salvezza e discorsi che richiamavano i precedenti di un anno fa della Sampdoria, la cui società decise di svendere i suoi unici piedi buoni, a Firenze, a neanche un mese di distanza, dopo due successi consecutivi (per un evento simile bisogna andare a cercare negli almanacchi) tifosi e stampa fanno a gara nel far volare la mente a progetti europei. Le ritrovate ambizioni sono frutto del bel lavoro, che finalmente si vede - sul piano tattico e fisico, - di Delio Rossi e del suo staff, e di un gruppo che sembra sempre di più compatto intorno alla sua stella, che sta brillando oltre ogni aspettativa: quella di Stevan Jovetic. Detto che la Fiorentina cercherà conferme sui suoi sogni continentali fin dalla prossima trasferta (tutt'altro che semplice) a Parma, speriamo che il tecnico gigliato abbia saputo tappare le orecchie ai giocatori negli ultimi giorni, e abbia dato serenità soprattutto al numero 8 viola, inseguito da voci e retroscena di mercato che lo vorrebbero ambito, ma secondo alcuni anche già in partenza, in vista della sessione di mercato estiva.

    Da questo punto di vista, va detto, Jovetic ha fatto chiarezza non solo a parole, ma pure nei fatti, perché, anche un po' a sorpresa, lo scorso fine ottobre ha firmato un prolungamento di contratto fino al 2018 con la società di via Manfredo Fanti, facendo chiaramente capire che crede, come Delio Rossi, in un rilancio da parte dei fratelli Della Valle. E proprio Andrea Della Valle, l'autodefinitosi patron, è atteso nelle prossime ore a Firenze, sembra - ahimé - solo per incontrare la stampa, ma soprattutto la squadra. Un consiglio in questo senso sembra d'obbligo, ed è sempre lo stesso: per dare serenità ai tifosi, in agitazione per il futuro incerto della Fiorentina, non servono parole e promesse, ma fatti concreti. Ecco perché, caro ex presidente, sarebbe più auspicabile da parte sua una bella visita a Palazzo Vecchio per parlare a quattr'occhi con il sindaco del progetto Mercafir - centrale per il futuro del suo club -, senza intermediari o facenti funzioni. Una bella passeggiata, caro patron, per le strade di Firenze le permetterebbe di capire perché, nonostante gli ultimi successi della squadra, lo stadio si sta svuotando sempre più. Del resto la vera arma in più, l'unica certezza della Fiorentina nei suoi anni di storia, a prescindere da quelli che erano i giocatori in rosa, gli allenatori in panchina o la politica societaria, sono sempre stati i tifosi.

    Il dato che faceva registrare poco più di ottomila spettatori presenti al 'Franchi' domenica scorsa, per il match contro l'Udinese, dovrebbe far riflettere la società su cosa fare per riavvicinare i protagonisti del mondo gigliato ai propri supporters. Qualcosa in questo senso si sta già facendo: alcuni giocatori, a seconda della trasferta, incontrano i vari Viola club del luogo. Iniziative come quella di lunedì scorso, con Behrami ospite ad un convegno sul doping in un confronto con degli studenti in sala, sicuramente arricchiscono il giocatore e portato più simpatia verso i colori della Fiorentina. Si apra al più presto il minicentro sportivo alle amichevoli settimanali, si portino i tesserati viola alle trasmissioni radiofoniche e televisive. La società per prima, come detto, deve pensare a restituire la sua squadra di calcio e i suoi protagonisti al contatto con la gente. Questo senso di rinascita del legame fra club e città, fra giocatori e tifosi, non può che far bene e 'svelenire' quei rapporti che ultimamente hanno portato ad episodi grotteschi, come la prima fila della tribuna autorità lasciata polemicamente vuota. Delio Rossi ha già capito l'importanza di certi gesti, e non deve stupire se il tecnico riminese, proprio con chi ha il colore viola nel cuore, ha creato un feeling particolare. Un po' come il suo predecessore, Cesare Prandelli, che anche in Nazionale, con queste 'operazioni simpatia', ha riavvicinato al calcio e a quella che è la vera passione. Firenze ha tanta voglia di tornare a sognar,e e a rivivere quella passione per la sua Fiorentina.

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