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  • Violamania:| 'Second life' De Silvestri?

    Violamania:| 'Second life' De Silvestri?

    Un bel giorno Diego Della Valle, alla vigilia dell’importante match casalingo di Champions League contro il Liverpool, ‘sfogandosi’ con i giornalisti presenti, ripescò un aggettivo dispregiativo, che serviva ad identificare quel gruppo di potere fiorentino che impediva l’avvio e la realizzazione del progetto 'Cittadella viola' Quel termine era ‘rosicatori’, poi usato da molti a Firenze, in maniera strumentale, per ‘marchiare’ chiunque muovesse critiche, anche costruttive, verso la proprietà viola. Un aggettivo dispregiativo ‘partorito’  a Roma e dintorni, tanto che Totti lo ha spesso usato per provocare i laziali, dialetticamente, nel periodo in cui quest’ultimi non vincevano un derby da lungo tempo.

    E chissà se anche il biancoceleste di comprovata fede, Lorenzo De Silvestri, martedì sera, davanti alla tv, durante Italia-Uruguay, un po’ non abbia 'rosicato', visto che, nella sua città, non c’era anche lui a difendere i colori azzurri contro Cavani e compagni. Niente da eccepire sulle convocazioni di Cesare Prandelli, e siamo certi, il classe ’88 cresciuto all’ombra del Cupolone, se ha ‘rosicato’ lo ha fatto principalmente con se stesso, visto che, dopo quella convocazione a fine estate del 2010, ha visto l’ex Lazio involversi fino a diventare uno dei giocatori dal rendimento più basso della Fiorentina degli ultimi 18 mesi.

    Un investimento, quello del club viola nei suoi confronti, di oltre sei milioni di euro  che sembrano ‘una bestemmia’ economica visto il lento deprimersi, in termini di prestazioni, di ‘Lollo’, come lo chiamano da sempre compagni, amici e confidenti. Eppure se chiedete oggi, con l’avvento del suo ‘maestro’  Delio Rossi, chi è il giocatore da cui ci si aspetta ancora un ritorno agli antichi fasti, la maggioranza dei tifosi della Fiorentina vi dirà il nome di Lorenzo De Silvestri.

    Perché quest’ultimo, oltre ad essere - cosa non secondaria nello spogliatoio viola - un autentico professionista, un ragazzo splendido dal punto di vista umano ed uno che ama la cultura e che alle auto di lusso, preferisce le cose fatte per beneficienza, ha doti tecniche che lo avevano reso fin da ragazzino uno dei giocatori su cui poter scommettere ‘ad occhi chiusi’, tanto da essere uno dei due italiani inseriti nella lista dei venti migliori calciatori under 20 del calcio mondiale, redatta dal tabloid inglese ‘The Sun’ solo nel dicembre 2007. Ecco perché oggi, con l’arrivo dell’ex mister di Lazio e Palermo c’è l’auspicio di poter tornare a vedere il vero Lorenzo De Silvestri.

    Non può essere che quest’ultimo possa veder fallita la sua avventura a Firenze lasciando di sé un ricordo solo sbiadito di quello che fu una delle certezze nelle Under azzurre giovanili fin da metà anni 2000. Uno come Delio Rossi può far si che per De Silvestri esista una ‘seconda vita’ calcistica, a soli 23 anni, e che il numero 29 viola possa riprendersi quel ‘futuro’ che qualcuno a Firenze non ha saputo fargli coltivare al meglio, a livello tecnico. Forza Lollo, i tifosi viola tifano anche per te. Fin da sabato, quando dall’altra parte, nel Milan, nel tuo ruolo, ci sarà Ignazio Abate, che ti ha momentaneamente ‘preso’ il futuro in azzurro e, forse, martedì sera un po’ ti ha fatto ‘rosicare’. Corri, difendi e crossa a dovere. Chi ha la viola nel cuore non ha perso la speranza di applaudirti come meriti.

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