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  • Violamania:| Segnerà Cerci al 94'

    Violamania:| Segnerà Cerci al 94'

    Se a Coverciano avessero registrato Fiorentina-Roma, gara di ritorno della passata stagione, per spiegare bene cos'è la tattica calcistica, e soprattutto come si domina una partita contro un avversario di valore, dovrebbero proiettarla come esempio per i futuri allenatori. Novanta minuti di grande calcio, con una formazione che avrebbe meritato di vincere con ampio margine, quella allenata allora da Prandelli; e invece, a causa di un unico errore su palla inattiva che consentì a Vucinic di segnare, fu l'inizio del declino gigliato nell'inverno 2010.

    Perché il calcio, si sa, è uno degli sport più crudeli, in cui la meritocrazia non esiste e in cui, come dice anche qualche conduttore televisivo, 'il risultato non è importante, è tutto'. Una frase crudele, che spesso fa arrabbiare (giustamente) Arrigo Sacchi, il quale ce l'ha sempre avuta con il calcio italiano, basato troppo sul pragmatismo e poco sulla costruzione del gioco. Del resto quale è stata l'ultima squadra di calcio che ha fatto più strada in Europa League, e bella figura in Champions - Inter a parte - al netto degli arbitraggi? La Fiorentina guidata da quel Prandelli erede di Sacchi.

    Ma per fortuna pure quella di Mihajlovic, a ranghi completi, sta iniziando a solcare mari meno tempestosi, anche se francamente, come già detto, per recuperare gente allo stadio e far tornare entusiasmo tutto ci vuole fuorché una frettolosa riconferma del tecnico serbo, che ha ancora tanto da dimostrare. La società per riconquistare il vero popolo di fede gigliata - che anche dopo due vittorie, se potesse, esonererebbe 'domani' l'uomo di Vukovar a maggioranza bulgara - può certamente decidere di confermare Mihajlovic. Una scelta legittima, che può fare in piena autonomia, ma giustificando le proprie scelte per non ritrovarsi poi, come accaduto quest'anno, a dover riconquistare i propri tifosi. Insomma, con una partenza in salita in termini di entusiasmo dalla scorsa estate, segnata da veleni e parole confuse.

    Uno dei miei auspici, in vista di domenica, è che Fiorentina-Roma, oltre che essere una bella partita - contro una società che, l'ho già dichiarato, per le vicende economiche che ha vissuto avrebbe dovuto subire quantomeno la stessa sorte toccata al fu club guidato da Cecchi Gori - soprattutto sia una sfida tranquilla sugli spalti. Conto sul lavoro della Prefettura e della Questura, soprattutto quella romana, dove lavora un vero uomo di legge come Francesco Tagliente, fino all'anno scorso a Firenze.

    Poi, se esiste una giustizia, dopo l’esborso incredibile di 4,5 milioni di euro alla Roma per avere la scorsa estate un giocatore in scadenza come Cerci, dovrebbe essere proprio quest'ultimo a segnare la rete decisiva nella porta della squadra per cui fa il tifo. Perché ne ho criticato l'acquisto ed i comportamenti, ma sarei il primo a ricredermi qualora finalmente facesse la differenza, come ha nelle sue qualità.

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