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  • Violamania: Eysseric e Benassi non bastano, ma i Della Valle dove sono?
Violamania: Eysseric e Benassi non bastano, ma i Della Valle dove sono?

Violamania: Eysseric e Benassi non bastano, ma i Della Valle dove sono?

  • Leonardo Petri
Amichevoli poco significative e corsa agli acquisti. L'estate della Fiorentina continua su due binari paralleli. Da una parte Pioli, che sta cercando di plasmare un organico largamente incompleto per potersi presentare alla prima di campionato a San Siro, contro l'Inter, in condizioni perlomeno accettabili; dall'altra Corvino, che finalmente ha iniziato a piazzare qualche colpo come l'arrivo di Eysseric e l'acquisto di Benassi. Ma manca ancora molto e l'amichevole di ieri sera a Pistoia non ha fatto che confermarlo.

In difesa si vive di scommesse e il precampionato sta dicendo che né Milenkovic né Hugo al momento offrono piene garanzie. Il serbo è giovane e acerbo, bravo ma difficile pensarlo da subito al centro della difesa viola in A; il brasiliano appare meno dotato e lontano dagli standard di gioco europei. Sulle fasce c'è di che preoccuparsi visto che a destra il titolare resta al momento Tomovic (meglio di Gaspar) mentre a sinistra Olivera continua a non brillare tanto che il baby Ranieri, a confronto, fa un figurone. In mezzo al campo, se partirà Badelj la coppia Sanchez Cristoforo, detto con affetto, non è competitiva e Veretout è calciatore soprattutto di sostanza. E che dire dell'esordio di Benassi? Una ventina di minuti da esterno a sinistra al posto di Chiesa. Dovrà adattarsi lui contro l'Inter e sarebbe l'ennesimo cattivo segnale.

Anche per questo Pioli non perde mai l'occasione per ribadire la necessità di nuovi innesti, una necessità vitale, e francamente non comprendo bene gli entusiasmi per l'arrivo di Benassi: buon giocatore, italiano e di talento, ma forse qualcuno poteva pensare che non venissero reinvistiti una buona parte dei soldi incassati?  Adesso i nomi caldi sono quelli di Jesé e di Simeone. Per la Fiorentina si tratta di nomi buoni e la speranza è che Corvino faccia presto, soprattutto per lo spagnolo, perché il Cholito arriverà soltanto quando partirà Kalinic, sempre più succube delle paturnie del Milan. All'11 agosto, a dieci giorni dall'esordio in campionato, la Fiorentina resta profondamente indebolita e per adesso, a parte la speranza, c'è poco da ridere e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i fratelli Della Valle, che continuano ostinatamente a non farsi né vedere né sentire non rendendosi conto che, a prescindere da cosa riusciranno a fare Corvino, Pioli e la squadra, questo è un atteggiamento perdente che porterà solo inconvenienti alla stagione viola.

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