Calciomercato.com

  • Violamania: tempo di scelte forti
Violamania: tempo di scelte forti

Violamania: tempo di scelte forti

L’impressione che la famiglia Della Valle ha dato fin dal momento del suo avvento alla guida della proprietà della Fiorentina è che esistano, a differenza che le decisioni vengano prese da Diego o Andrea Della Valle, due linee: una morbida ed una molto piu’ rigida nella gestione dei protagonisti e dei fatti del club gigliato. Qualcuno, altoparlanti di un’aziendalismo senza senso, ha sempre fatto trapelare che in realtà esista una sintesi fra i due fratelli proprietari del marchio Tod’s; in realtà solo recentemente il presidente onorario si è svincolato dall’ombra del ‘maggiore’, rimasto azionista di maggioranza, ma sempre ‘riconoscente’ nei confronti del minore, tanto che se chiedete di Fiorentina a Diego Della Valle, non ci sarebbe da stupirsi se vi rispondera’:’Io sono solo un tifoso, di calcio se ne occupa mio fratello’. Lungo l’elenco degli esempi del ‘teorema’ sopra enunciato: Adv ha scelto la ‘piuma’ nei confronti dei casi  Mutu, Montolivo e Bojnov, mentre quando il classe ’53 di Sant’Elpidio a Mare ‘ruppe’ ogni rapporto con Cesare Prandelli, non ci fu verso di fargli cambiare idea, e l’oggi c.t. della Nazionale, e' stato visto a lungo tempo come un nemico nella società gigliata.

Anche se manca poco meno di un mese al via della nuova stagione, è già un momento decisivo per il futuro a breve-medio termine. In ballo oltre che il proseguimento del progetto tecnico rinato un’estate fa, anche la nuova vocazione europea che la Fiorentina si vuole ridare, con tante situazioni da valutare, dal rinnovo del vertice del nuovo calcio gigliato, ovvero Vincenzo Montella, a cosa fare di Stevan Jovetic, passando per quale campagna acquisti fare, visto che l’ambizione, neanche troppo velata, è quella di andare ad ‘attaccare’ almeno quel terzo posto che anche l’anno prossimo significherebbe conquista di un posto in Champions League. Alcune cose sono già accadute dalla fine del campionato fino ad oggi, e non mancano le sorprese: dal mancato prolungamento di contratto a Luca Toni, che sembrava una formalità fra Andrea Della Valle ed il bomber di Pavullo sul Frignano, alla scelta di non riscattare Emiliano Viviano, il portiere tifoso, arrivato, anche a ‘furor di popolo’ giusto 11 mesi fa.

Ma un conto è decidere del futuro di un elemento a fine carriera come l’attaccante campione del mondo a ‘Germania 2006’ con l’Italia o di quello di un buon portiere, ma che ovviamente non può valere, anche alla luce dell’ultimo campionato fatto, quasi 15 miliardi delle vecchie lire, un conto di ‘cosa farne’ di Jovetic o Pizarro. A Firenze è piaciuta tantissima la nuova ‘linea’ di Adv, quella anche un po’ cattiva, che ha ‘licenziato’ il 18 aprile 2012 Pantaleo Corvino, che ha imposto il rilancio tecnico visto la scorsa estate, che ha detto nello scorso ritiro di Moena che:’No, caro Jojo, almeno un altro anno resti a Firenze’. Ecco, il prima possibile, senza rimandare problemi a periodi ‘peggiori’ del mercato, quando la squadra sarà chiamata a giocare partite vere, bisognerebbe proseguire su quella linea, ad esempio facendo capire a quello che era il padrone della Fiorentina con la gestione del vecchio d.s. viola, ovvero Fali Ramadani, che non sempre possono comandare i procuratori. Non sarebbe male, ma è un sogno ideologico nel calcio, spiegare a Jovetic che è sarà il club gigliato a decidere dove andrà l’anno prossimo, e che se Ljajic non vorrà rinnovera’, si fara’ un anno in tribuna, e non un campionato da titolare come fu per Montolivo. Pizarro sogna altri lidi? Ha un altro anno di contratto, nessuna rescissione e dica in faccia, con la sua voce, le sue intenzioni. Perché la Fiorentina può anche non vincere scudetti o mancare qualificazioni Champions per un punto, ma con una politica economica rigorosa e di gestione societaria decisa, può diventare esempio nel calcio italiano, e conquistare i tifosi piu’ di un qualsiasi trofeo vinto, anche in campo continentale.

 

Altre Notizie