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  • Violamania:| Troppa trama...

    Violamania:| Troppa trama...

    Chi l'avrebbe detto, lo scorso luglio, che in una sera di due mesi più tardi ci saremmo rimpossessati di quella cosa che faceva di tutto fuorchè giocare a calcio, e che ahimé è andata in scena tra fine aprile 2010 e inizio estate 2012? Neanche il più strenuo difensore della famiglia Della Valle, il più ottimista degli ottimisti, avrebbe lontanamente sognato che la Fiorentina potesse dare una sonora lezione di calcio alla banda guidata da Antonio Conte. Eppure è stato così, non è stata una visione quella di poco più di 24 ore fa: erano proprio giocatori viola quelli che correvano, scattavano, inseguivano il pallone più velocemente, con maggiore grinta e determinazione, e che ci hanno messo più anima di una Juve che, solo una settimana fa, era stata stellare al cospetto dei campioni d'Europa del Chelsea.

    Certo, è mancata la ciliegina sulla torta, il gol, che nel calcio è ancora fondamentale: non è la boxe, dove si vince anche ai punti (pur se con qualche 'truffa', vedi il caso Cammarelle). Anche i giudici furbacchioni di Londra 2012 martedì sera non avrebbero potuto far altro che assegnare i tre punti alla Fiorentina, se fossimo stati nel pugilato. E invece nel calcio, se ti trovi per almeno due volte davanti a Buffon e non gli fai neanche il solletico, puoi pure avere oltre il 60% del possesso palla e goderti il tuo sontuoso Pizarro, ma alla fine porti a casa un misero punto. Ma ai tifosi viola tutto quello che era stato scippato in quella sera di metà marzo è stato restituito con gli interessi, e il segnale che si può tornare a sognare è stato così forte e accecante che supera la delusione per la mancata vittoria.
     
    Uscendo dallo stadio martedì sera mi è venuto in mente il bellissimo film 'Berlinguer ti voglio bene' con Roberto Benigni, e quella famosa battuta: 'Troppa trama' (chi ha visto la pellicola sa di cosa si tratta...). Sì, perché la Fiorentina di oggi è una storia appassionante, una visione da consigliare, ma diciamo che in fase di 'montaggio' Vincenzo Montella potrebbe tagliare tutte quelle scene di estenuante palleggio, e inserire, ahimé non prima di gennaio, un attore protagonista che segni e dia il lieto fine, prima delle conclusione del film. Usando un'altra metafora, i viola fanno talmente tanto 'petting' che alla fine non arrivano lucidi al momento più importante con la propria compagna...
     
    Servirà crescere nella conoscenza reciproca, nell'esperienza, e soprattutto sarà necessario l’inserimento di un attaccante che dia certezze in zona gol. Non può esserlo Ljajic, ancora troppo acerbo; forse non El Hamdaoui; probabilmente si può puntare su Toni. Ecco, contro la Juve l'unica cosa un po' incomprensibile da parte di Montella, che ha già assemblato una gran bella macchina, è il fatto di aver inserito tardi il bomber di Pavullo. Visti i cross di Pasqual e Cuadrado e le geometrie di Pizarro, l'attaccante numero 30 sembra al momento indispensabile per fare di un lungometraggio interessante, un film assolutamente da oscar. 

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