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Violamania: una Fiorentina all'altezza di Pepito Rossi

Violamania: una Fiorentina all'altezza di Pepito Rossi

Per capire cosa sia un campione e quanto sia importante averlo in squadra, basti vedere quanto accaduto ieri a Livorno. Una delle Fiorentine peggiori della stagione, stanca, svogliata, bloccata dal gioco ostruzionistico e difensivistico del Livorno, si stava arenando verso un pareggio che avrebbe condotto la formazione gigliata ad un misero pareggio, e costretto i viola a dover vincere, in condizioni precarie, nell'ultimo turno casalingo contro il Torino, per mantenere il quarto posto.
Poi dalla panchina si alza lui, il Fenomeno, che gli hanno cantato anche all'Ardenza i tifosi gigliati, che si riscalda fra il primo ed il secondo tempo, ed entra sul terreno di gioco dopo 7' della ripresa. Secondo pallone toccato e triangolo per Cuadrado, che realizza: 1 a 0 per la Fiorentina e tutti a casa sereni e soddisfatti.

Quanto è mancato Giuseppe Rossi nel girone di ritorno della Fiorentina di quest'anno? E quanto ha inciso l'assenza anche di Mario Gomez, per non dire quella di Juan Gulliermo Cuadrado in finale di Coppa Italia? Un altro campione è Pizarro, che infatti ieri nel primo tempo non era in campo e si è visto, e non si vedeva nel frattempo la squadra gigliata.
La squadra capitanata da Manuel Pasqual ha concluso ieri, per il secondo anno consecutivo dalla gestione tecnica guidata da Vincenzo Montella, al quarto posto in campionato. Per la sesta volta in undici anni dalla gestione societaria della famiglia Della Valle, la Fiorentina avrebbe conquistato un posto in Champions League. Solo che per due volte questo diritto le è stato negato per una penalizzazione ingiusta in un sommario processo di Calciopoli, ed altre due volte dal fatto che, non per colpa della società gigliata, il quarto posto non vale piu' il preliminare dell'ex Coppa dei Campioni. Sentiti ringraziamenti alla Roma e al Palermo eliminati svariate volte nei preliminari di Europa League, e all'Udinese soprattutto, che ha fatto altrettanto per due anni di fila in Champions, oltre che al decadente Milan, che sara' anche la squadra piu' titolata del Mondo, ma che in Europa da un lustro rimedia solo pessime figure.

Per colpa di un ranking Uefa che ha visto l'Italia retrocedere sempre di piu', oggi per giocarsi la coppa dalle grandi orecchie tocca arrivare come minimo terzi, e quindi bisogna lottare fino a fine stagione almeno per le prime due posizioni, così se ti va male, ti puoi almeno consolare.
Vincenzo Montella, a differenza da quanto fatto dall'attuale c.t. della Nazionale italiana Cesare Prandelli, quando quest'ultimo ai tempi era allenatore viola, è stato esplicito: il processo di maturazione del suo primo ciclo viola è finito. Basta con gli arrivi di giocatori scommesse, sulla falsa riga di quanto accaduto nelle ultime tre sessioni di mercato (da cui si salvano Giuseppe Rossi, Mario Gomez e forse Joaquin), basta dunque con i vari Alonso, Iakovenko, Munua, Compper e Bakic, e difesa dei propri campioni, Cuadrado, Giuseppe Rossi e Mario Gomez, e arrivo di altri. Se la Fiorentina vuole essere ambiziosa, come i Della Valle lo sono sempre nelle loro aziende, deve rilanciare ed investire, senza cedere i suoi pochi fuoriclasse. La società gigliata è ad un bivio, e benissimo ha fatto Montella a parlarne apertamente. I tifosi, la maggioranza vera, quella che va in trasferta, ieri gli ha dedicato un coro, dimostrandogli di essere dalla sua parte. Ora sta al club agire con i fatti. 

Stavolta le mezze frasi, le promesse e soprattutto i giochi sporchi di certa stampa, che funzionarono nell'ultima parte dell'avventura di Prandelli a Firenze, non serviranno. Perchè Montella è bravo, furbo e soprattutto intelligente, e perchè la Fiorentina si merita di essere all'altezza del suo simbolo, Giuseppe Rossi, una faccia pulita e bella del calcio, come la tifoseria viola da anni sta dimostrando. Serve gente pronta, di qualità e dall'alto profilo tecnico. Sapranno i Della Valle, Andrea soprattutto, soddisfare il proprio allenatore? Ora la palla alla società, che dopo aver taciuto tanto, deve agire ed in fretta. Disperdere quanto costruito fin qui da Montella, al netto della proprietà del club che è dei Della Valle e sta a loro decidere se e quanti soldi investire, sarebbe davvero delittuoso.

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