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  • Vivendi scala Mediaset, che denuncia: 'Manipolazione di mercato'
Vivendi scala Mediaset, che denuncia: 'Manipolazione di mercato'

Vivendi scala Mediaset, che denuncia: 'Manipolazione di mercato'

È scontro aperto tra Fininvest e Vivendi dopo il blitz di Bolloré, che lunedì aveva annunciato di essere al 3% e ieri ha annunciato di essere salito al 12,32%. In Borsa il titolo Mediaset è schizzato del 31,8% (scambiato il 10% del capitale). Fininvest ha presentato una denuncia per manipolazione del mercato. E ha annunciato la contromossa: la sua partecipazione salirà al 38,26%. 

Vivendi detto-fatto. Non ha perso tempo Vincent Bollorè. Lunedì la media company transalpina ha annunciato di avere superato la soglia del 3% nel capitale di Mediaset e ieri ha comunicato di essere già salita al 12,32%. La risposta di Fininvest non si è fatta attendere. In serata la holding della famiglia Berlusconi, che fino a ieri deteneva la quota di riferimento di Mediaset col 34,7%, ha comunicato di avere acquistato 27,66 milioni di azioni ordinarie del gruppo televisivo e di aver stipulato un contratto con il diritto a rilevare, nella giornata di oggi, altri 14 milioni di titoli, un pacchetto aggiuntivo pari complessivamente al 3,527% del capitale. La partecipazione di Fininvest sale quindi al 38,266% e, considerate le azioni proprie detenute da Mediaset e pari al 3,795%, al 39,775% dei diritti di voto. Volendo, la quota del socio di riferimento, potrebbe essere arrotondata ancora fino a raggiungere il 5% del capitale aggiuntivo, senza incorrere nell’obbligo di Opa. Per dodici mesi poi non sarebbero consentiti altri acquisti, se non appunto lanciando un’offerta sul mercato. 

Come si legge su Il Sole 24 Ore, nel frattempo Fininvest ha presentato un esposto in Procura per «manipolazione di mercato» contro Vivendi. Consob non è intervenuta a chiedere la denuncia di partecipazioni potenziali da parte di Vivendi perchè, se ci fossero, con i caveat sopra descritti, dovrebbero essere comunicate per legge. Tuttavia ha fatto sapere di avere attivato, come di prassi quando ci sono forti movimenti su un titolo, il consueto monitoraggio degli scambi. Da parte di Mediaset nessuna nuova. Quello che aveva da dire l’ha detto il giorno prima, quando ha reso noto con un comunicato arrivato in tarda serata di avere ingaggiato come advisor Intesa e UniCredit, vale a dire le prime due banche italiane, per tutelare gli interessi di tutti gli azionisti e quelli della società, verificando la compatibilità delle reali intenzioni francesi con le strategie del gruppo. Nella stessa nota Mediaset aveva confermato di essere stata all’oscuro delle mosse di Vivendi, con la quale è aperto un contenzioso sul piano legale per il rispetto del contratto firmato l’8 aprile che prevedeva il passaggio del 100% di Premium sotto le insegne francesi e uno scambio azionario reciproco tra Vivendi e Mediaset, limitato al 3,5%, con l’innesto nei rispettivi board di un rappresentante dell’altro gruppo. Il Biscione, infatti, scrive che gli acquisti di Vivendi «sono avvenuti a totale insaputa della società e al di fuori di qualunque accordo con Mediaset» e inoltre che dal 25 luglio, data della “disdetta” francese, «non c’è stato più alcun contatto tra le due società e tantomeno tentativi amichevoli di risolvere alcunchè». 

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