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  • Vives, chiave tattica:| Torino, ecco il tuo jolly

    Vives, chiave tattica:| Torino, ecco il tuo jolly

    • A.S.

    E' stato tirato in ballo anche lui nella vicenda del calcioscommesse: non con il clamore di Parisi, ma pure il suo nome è finito sui giornali all'interno di reportage su questo nuovo scandalo, relativamente ai suoi trascorsi a Lecce. Vives si è arrabbiato, con amici e parenti ha subito protestato la propria innocenza, sottolineando la serenità d'animo con cui si è detto pronto ad affrontare questa vicenda. La società granata ha allargato le braccia, rinnovandogli la stima. Fino a prova contraria, è giusto così: per presunzione di innocenza e per ragion di stato, per umana fiducia e umanissima speranza. Se c'è un giocatore che si è sempre comportato correttamente da quando è a Torino, per professionalità in campo e fuori, quello è Vives. Di certo in questi ultimi giorni ha dovuto sconfiggere un nemico in più: quel rovello che può bucare l'anima e far perdere la serenità. 'Ma io ho la coscienza a posto, non ho nulla da temere e la mia serenità non sarà mai scalfita', ha detto a più d'un confidente. Insieme con la prestazione sfornata contro il Pescara a inizio dicembre, il miglior Vives si è visto sabato contro la Nocerina: e non solo perché ha replicato il gol segnato agli abruzzesi, quel pallonetto millimetrico. L'altro giorno (certo, contro avversari ultimi in classifica, ma sarebbe sbagliato e riduttivo limitare il discorso alla differenza di censo sportivo), l'altro giorno - si diceva - Vives ha partorito una prova a tutto tondo esemplare per continuità ed eclettismo.

    SOLO SUCIU - Tatticamente, è stato lui, soprattutto lui la chiave del Torino, agile a trasformarsi di continuo sulla falsariga di un 4-2-4 o di un 4-3-3. A parte forse il giovane Suciu, da tempo di nuovo ai box, nessuno nella rosa venturiana possiede le caratteristiche dell'ex leccese. La sua capacità di ringhiare in mediana, in fase di non possesso, e di partire come un razzo quando la sfera è nei piedi di un compagno: scattare per vie centrali, s'intende qui. Di esterni, più o meno ricchi di qualità, il Toro è pieno. Ma di interni così portati a non dare riferimenti agli avversari, sapendo incunearsi tra le linee altrui, c'è solo o soprattutto Vives. Non possiede le sue qualità  Basha, da questo punto di vista: se non parzialmente. O Iori, pur brillante in regia e mobile assai sul prato: ma lui è il quarterback. O De Feudis, più legato come Basha a un ruolo di rottura, ripartenza e scarico palla.

    CHIAVISTELLO - Vives è magari meno appariscente in copertura, meno roccioso in senso stretto, ma sicuramente più eclettico in fase offensiva. Contro la Nocerina, che concedeva spazi ampi nell'ansia di giocarsi la partita a viso aperto senza snaturare i dettami di Auteri, sul centrosinistra Vives ha dispensato più di un inserimento tra la trequarti e il limite dell'area ora palla al piede, ora innescato da sovrapposizioni e dai e vai. Esattamente quel che chiedeva Ventura, che a fine gara non ha avuto dubbi a elogiare l'apporto del centrocampista, nell'ottica di sparigliare le carte difensive dei campani. Il gol in fuga, con dribbling e diagonale radente, è la summa di questi ragionamenti tattici. Ma non bastano le dita di due mani per enumerare le volte in cui Vives, sabato, si è inserito a sorpresa con l'etichetta di interno sulla fronte: ora per tentare la conclusione (nel secondo tempo avrebbe potuto raddoppiare, ma ha colpito male un pallone d'oro), ora per creare la superiorità numerica e liberare al momento giusto un attaccante puro o un altro pendolo come Stevanovic: che però opera più da ala classica, sulle corsie laterali. Con Vives è rinato un giocatore: definitivamente, dopo che nelle ultime prestazioni aveva comunque inviato messaggi di crescita. Tradito da un insieme di problemi fisici, nel girone di andata ha giocato poco e brillato ancor meno. Tra fine inverno e primavera è solito crescere per continuità e brillantezza: lo dice la sua carriera. Ventura adesso ha un’arma tattica in più, calda e finalmente ben funzionante, che potrebbe rivelarsi il chiavistello migliore anche lunedì prossimo contro la Sampdoria.

    (Tuttosport - Edizione locale)

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