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  • Viviano + Di Vaio:|Ma al Friuli non basta

    Viviano + Di Vaio:|Ma al Friuli non basta

    L PAREGGIO che Inter e Juve avrebbero firmato contro l’Udinese, lo ha strappato il Bologna. Ma raccontata così non rende l’idea. La squadra di Malesani è andata per due volte e un centimetro dall’impresa. L’avrebbe firmata se dopo la solita prodezza di Di Vaio, Meggiorini avesse sfruttato appena un po’ meglio le sue occasioni. Un pareggio giusto fra Udinese e Bologna, mentre Di Vaio vince la sfida contro Di Natale, l’altro inesauribile bomber di casa nostra. Come previsto, molta Udinese, ma tanti, ottimi sprazzi di un signor Bologna. Di Meggiorini, soprattutto. Suo l’assist che ha messo Di Vaio con la palla sul destro davanti a Belardi. Un tiraccio del capitano che, in omaggio al Carnevale, ha scelto un travestimento a lui poco congeniale: quello di attaccante scialacquatore. Ancora Meggiorini, imbeccato da Mudingayi, che ha tolto di dosso la ragnatele a Belardi, al rientro dopo un annetto circa. Un’altra comparsata di Meggiorni per un buon colpo di testa e fine del Bologna. Il resto, fino all’intervallo, lo ha fatto l’Udinese. Solo a tratti bella come diventò dopo il «bacio» del Bologna all’andata, che la trasformò da strega in principessa. Buon per il Bologna che, stavolta, i boyscout di Guidolin abbiano farcito le loro azioni, tracciate con riga e squadra, con un po’ di fretta e un po’ di imprecisione. Altrimenti le parate di Viviano su Di Natale e Inler, la prima strepitosa, non sarebbero bastate a tenere il punto. Denis, Armero e lo stesso Di Natale hanno sbagliato buone occasioni, ma non è attraverso gli errori altrui che il Bologna è riuscito a imbrigliare a lungo la squadra più in forma del momento. Ci è riuscito grazie a una buona dose di sicurezza e di intraprendenza. Ci è riuscito perché l’Udinese ha capito presto che di avere a che fare con avversari bravi a ribaltare l’azione e a creare palle gol. Questo ha indotto i padroni di casa ad attaccare con prudenza, pensando che non era proprio il caso di lasciare sguarnita la difesa a tre. E’ stato a lungo un Bologna giudizioso e per nulla rassegnato a concedere all’Udinese l’onore della superiorità tecnica e tattica. E’ stato anche un Bologna fortunato a inizio ripresa, quando Di Natale su punizione deviata ha costretto Viviano a uno strano e provvidenziale avvitamento.

    RISULTATO: pallone toccato anche dal portiere, abbastanza da deviarlo contro la traversa. E’ stato un Bologna capace di rispondere all’Udinese colpo su colpo. Ed è stato uno splendido Bologna al 21’, quando Meggiorini ha pescato di nuovo Di Vaio. Parliamo di uno che due gol di fila non li sbaglia. Ne sa qualcosa Zapata. Finta e tiro del capitano. Gol numero 14, cinquantesimo con la maglia del Bologna in campionato. Il Di Vaio della provvidenza. Una perla, la sua, che allunga la collana dei meriti rossoblù. Tre soprattutto: gioco, personalità e voglia di crescere. Ne mancano, però, una terza e una quarta di doti essenziali: la capacità di insistere e di resistere. Un minuto dopo il gol, Di Vaio ha messo Meggiorini davanti al portiere per il colpo del ko, poi fallito. E pochi minuti più tardi è stato Di Natale a pescare in area Domizzi per il gol del pareggio. Peccato per il secondo clamoroso errore di Meggiorini davanti a Belardi, stavolta imbeccato da Mutarelli. Appunto perché due di fila si possono anche sbagliare. Udinese-Bologna 1-1

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