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  • Vivo x Lei, Borioni risponde a Il.Junior: I meriti di Allegri, Paratici... e Conte

    Vivo x Lei, Borioni risponde a Il.Junior: I meriti di Allegri, Paratici... e Conte

    Un momento per Simone
    Simone Zaza. Numero 7 sulle spalle da quest'anno. Il numero di un altro Simone: Pepe. Di Simone in Simone. Nato a Policoro, il 25 Giugno del ''91, Zaza vince il suo primo Trofeo di squadra nel 2008 (all'età di 16 anni) con le giovanili del'Atalanta. Si tratta del "Torneo Città di Arco - Beppe Viola", dove fu anche Capocannoniere con 5 reti.

    Esordio in Serie A
    Esordisce nella massima serie il 1° Marzo 2009, a 17 anni, in un Atalanta - Chievo finita 0 - 2, subentrando al minuto 86. La stagione successiva non trova spazio e si trova, dopo un anno, svincolato. Siamo nel 2010 e Zaza, da svincolato, firma un quadriennale con la Sampdoria. Gioca principalmente nella primavera (con qualche comparsa in prima squadra) e l'anno successivo viene girato in prestito al Viareggio (Lega Pro, Prima Divisione). Qui Simone gioca 18 partite in tutto andando a segno 11 volte. L'anno seguente un altro prestito lo attende, ma questa volta in Serie B, all'Ascoli. 35 presente e 18 reti per la punta basilicatese.


    La vera Serie A
    Il 9 Luglio 2013 la Juventus acquista Simone a titolo definitivo dalla Sampdoria per 3.5 milioni di euro pagati in 3 anni. Contestualmente viene ceduto al Sassuolo per 2.5 milioni di euro, anche in questi caso, pagabili in 3 anni. Il 20 Giugno 2014 il Sassuolo risolve a proprio favore la compartecipazione in essere con la Juventus per un importo di 7,5 milioni di euro pagabili in tre anni. La Juventus, però, si riserva un diritto di riacquisto fissato a 15 milioni entro il 30 giugno 2015 e 18 milioni entro il 30 giugno 2016. Complessivamente con la maglia del Sassuolo mette insieme 69 presenze e 21 gol.

    Juventus
    Il 7 Luglio 2015 Zaza viene acquistato dalla Juventus per 18 milioni di euro pagabili in tre anni. A conti fatti Zaza è costato alla Juve:
    3.5 mln (pagati alla Samp) - 2.5 mln (incassati dal Sassuolo) - 7.5 mln (incassati nuovamente dal Sassuolo) + 18 mln (costo dell'ultimo trasferimento in bianconero) = 11.5 mln di euro.
    Fin qui solo le briciole in campionato per Zaza che riesce a scendere in campo solo entrando dalla panchina. Ciò nonostante riesce a farsi largo nei cuori dei suoi tifosi a causa di una rabbia agonistica e di una grinta uniche. Simone lotta forsennatamente su ogni pallone giocabile (e non solo) inventandosi azioni che partono da palloni insperabili. L'affetto verso questo ragazzo non nasce nell'ultima partita, ma dalla sua prima apparizione in campo. 
    La sua avventura con la maglia del suo predecessore, nonché omonimo è appena cominciata e, nonostante le voci di mercato che lo vorrebbero in Premier, tutti gli juventini si augurano e sperano che duri ancora tanti anni.
    E' un lottatore e un guerriero. Spinge i compagni sempre al limite delle proprie forze pur di portare a casa il risultato. E per noi tifosi questo vale quanto e più di un gol in rovesciata.
    Grazie Simone. Sinceramente, un tuo grande fan.


     
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    Luca Borioni risponde

    II.Junior ripercorre le tappe della carriera di Zaza e non passa inosservata la gavetta dell'attaccante. Non solo, non passa inosservata neppure la parabola della sua carriera, inizialmente complicata da un periodo di forti difficoltà. Il nostro utente non cita la breve parentesi della Juve Stabia, ma quella poco fortunata esperienza è utile per sottolineare come Zaza abbia seguito un percorso non banale, lontano fino a questa stagione dalle grandi piazze, un percorso emarginato.
    E allora una volta di più va esaltato il ruolo svolto in tutta questa vicenda da Fabio Paratici, il dirigente che più di tutti ha creduto in Zaza, che lo volle alla Samp dopo che il centravanti fu svincolato dall'Atalanta e che da allora non lo ha più perso di vista, anche nelle sue tappe meno esaltanti. E alla fine ha avuto ragione.
    Ho riletto recentemente i commenti dei lettori a un mio articolo su Zaza nella prima parte di questa stagione, quando sostenevo che l'ex Sassuolo poteva essere l'uomo nuovo dell'attacco bianconero, in grado di svolgere un ruolo non convenzionale e al tempo stesso molto utile per la Juve di Allegri. In molti furono critici: chi diceva che semplicemente Zaza non avesse le qualità per giocare nella Juve, chi spiegava che doveva essere ceduto. Era opinione diffusa che le le asperità di Zaza rappresentassero un limite evidente. 
    Ma forse era meglio fidarsi del giudizio competente di Conte, per esempio, che ha voluto Zaza in Nazionale fin dall'inizio e, ancora, di Paratici che raramente sbaglia valutazione sui talenti emergenti.
    Il resto del merito ovviamente va riconosciuto al giocatore, che non si è mai adeguato alle difficoltà. Trovando in Allegri l'ultimo mentore.

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