Vivo x Lei, Borioni risponde a Zardoronz: il Derby della Madonnina e l'essenza del calcio
Ho sentito più volte il compianto Franco Rossi affermare che il calcio è cosa diversa dalla ginnastica artistica o dai tuffi, dove si vince perché si riceve un bel voto. Nel calcio contano i goal, cioè quante volte la palla entra in porta. E per me questa somma verità filosofica è Vangelo (con la "V" maiuscola).
Per ironia della sorte Franco Rossi era molto amico di Roberto Mancini, che nell'ultimo mese ha più volte pagato il dazio di questa ferrea regola, soprattutto ieri sera nel derby di Milano. Eh sì, il Derby della Madonnina... i primi 20 minuti dell'Inter sono stati di fuoco e il Milan, molto timido, ha visto le streghe di Macbeth annunciare una brutta serata. Come nel caso di Macbeth, tuttavia, la profezia andava interpretata, perché la brutta serata era riservata ai nerazzurri e non ai rossoneri. Mai farsi ingannare dalle streghe e dalle loro beffe!
Gli attaccanti dell'Inter hanno mancato due occasioni molto buone e quando Alex, attempato bucaniere di lungo corso, ha inferto la sciabolata, non hanno capito più nulla. Nonostante il Milan, ancora molto timido, si limitasse a fare il compitino, l'Inter è scomparsa e il suo allenatore ha pure pensato bene di farsi accompagnare alla porta (quella degli spogliatoi, ovviamente, non quella con la rete). Nonostante tutto, proprio l'esperto Alex è cascato in un trabocchetto infantile. Il brasiliano non ha resistito alla tentazione di sollevare la gambina e l'avversario nerazzurro, travolto dallo spostamento d'aria, è volato con acrobatica piroetta. Nel vederlo roteare nell'area, in balia della violenza avversaria, ho tremato per la sua incolumità fisica e forse per la sua vita, ma... be' astuto lui + pollo Alex = rigore giusto. Quei penalty si danno.
E a questo punto cos'è successo, quando i tifosi milanisti già si rassegnavano all'ennesima partita a metà dei loro ragazzi? Icardi ha dimenticato che i rigori sono fatti per essere segnati e non solo per spiazzare il portiere avversario. Ha preso il palo e ha gettato alle ortiche l'occasione del match. Come gli opliti greci quando andavano nel panico, gli interisti hanno gettato lo scudo e si sono dati alla fuga. Il Milan ne ha preso atto e ha messo la vittoria in cassaforte, senza infierire più di tanto sui nemici indifesi che oramai voltavano le spalle.
Amici interisti mi hanno fatto notare che, se il rigore fosse entrato, la partita avrebbe potuto subire un'inversione di rotta. Sbagliano, la partita avrebbe di certo subito un'inversione di rotta, in quanto 1-1 è già un risultato diverso da 1-0. Però l'essenza del calcio è proprio nella capacità di segnare quando hai l'occasione. Il "football" è tutto ed esclusivamente lì. Il Milan stesso ha perso in casa col Bologna sbagliando occasioni anche più clamorose di quelle avute ieri dall'Inter. Il Milan stesso ricordi questa regola nella prossima partita a Palermo, se vuole fare strada. E' una legge inesorabile che non consente appello e potrebbe colpire ancora i rossoneri come li ha colpiti in passato e come ieri ha punito i nerazzurri.
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Borioni risponde
La capacità di trovare la via del gol ha fatto la differenza, come dice Zardoronz. Il Milan si è dimostrato più vivo, concreto, lucido. L'Inter si è persa dietro alle troppe mezzepunte schierate da Mancini. Questa, come dice il nostro lettore, è l'essenza stessa del calcio. Ora che la strada è tracciata, il Milan deve seguirla. Il modulo semplice, le scelte logiche: è sempre questo il segreto per ottenere risultati nel calcio. La fantasia è un passo successivo che si innesta sempre su una base di solida concretezza. Quella che aveva l'Inter come principale e forse preponderante punto di forza, ma che ha smarrito, perdendo anche l'identità. Ci fosse ancora Franco Rossi saprebbe forse dare le giuste dritte al Mancio.
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