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  • Vivo x lei, Jacobelli: la guerra tutta sbagliata di Lotito ai tifosi della Lazio. Hanno il diritto di disertare l'Olimpico
Vivo x lei, Jacobelli: la guerra tutta sbagliata di Lotito ai tifosi della Lazio. Hanno il diritto di disertare l'Olimpico

Vivo x lei, Jacobelli: la guerra tutta sbagliata di Lotito ai tifosi della Lazio. Hanno il diritto di disertare l'Olimpico

Caro Direttore,
da tifoso laziale e al pari di moltissimi tifosi laziali, la ricordo ancora come il migliore e il più imparziale direttore del Corriere dello Sport-Stadio capace di restituire al popolo biancoceleste la pari dignità con l'altra metà di Roma che il più importante giornale della capitale prima e dopo di lei non ci ha mai più dato.
Per questo, oggi le chiedo che cosa pensa della strategia di comunicazione di Lotito che crede di riporare i laziali allo stadio a colpi di comunicati. Non ha capito proprio nulla. Forse lo capirà quando conterà gli abbonamenti e i biglietti che non avrà venduto...

Aquila Reale (via Facebook)

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Cara Aquila Reale, 
agli amici di calciomercato.com che non sono sostenitori biancocelesti e non seguono giorno per giorno le vicende della sua squadra del cuore, giova ricordare come i tifosi della Lazio, anche ad Auronzo di Cadore abbiano detto a Lotito che cosa pensino di lui, in occasione dell'amichevole della formazione di Pioli contro la Top 11 Club Radio 103.
Il testo dello striscione è stato chiaro: 'Il comunicato più apprezzato sarà quando te ne sarai andato'. Ma lui niente. Di comunicato ne ha scritto un altro, sempre più prigioniero del vicolo cieco in cui s'è cacciato. Leggete un po'. 
"Ci sono tutte le intenzioni di migliorare la squadra ed offrire un'ottima prestazione il prossimo anno. La società sta operando giorno dopo giorno, con costanza e determinazione su più fronti. Come già anticipato ieri abbiamo ancora dei colpi da assestare e mi auguro che la contrattazione si svolga positivamente: è nel nostro interesse costruire una rosa in grado di tornare in Europa ed imporsi sul palcoscenico internazionale.
Ma come ho detto più volte si riparte insieme, uniti con la tifoseria, che da sempre costituisce un elemento di supporto indispensabile nella corsa al successo.
Ferma restando la libertà di dissenso, ovviamente nel rispetto delle regole, vorrei ricordare a chi continua ad osteggiarmi che disertare lo stadio è un colpo che non viene inferto solo alla Società, ma anche ai singoli calciatori e all'onore della maglia.
Chi boicotta gli spalti nel tentativo di fronteggiare la mia figura fa solo il male della Lazio, e di nessun altro.
Io, nelle ultime settimane, ho lanciato numerosi inviti al dialogo, mi auguro che con quella parte di tifosi che mi osteggia si possa giungere finalmente a seppellire l'ascia di guerra scansando ogni pregiudizio
".

Punto 1) "Si riparte insieme, uniti con la tifoseria". Uniti? Ma dove, ma quando? Che razza di unione può esserci se due righe più sotto si accusano i tifosi che non vanno allo stadio di infliggere un colpo "non soltanto alla società, ma anche ai singoli calciatori e alla maglia"?

Punto 2) "Chi boicotta gli spalti nel tentativo di fronteggiare la mia figura fa solo il male della Lazio, e di nessun altro". Eh? Ma Lotito li legge i comunicati che pubblica? Cos'è, è stato istituito l'obbligo per i tifosi della Lazio di andare sempre e comunque allo stadio perchè il presidente è Lotito? E, se non lo fanno, di grazia che cosa rischiano?  Ma di che cosa stiamo parlando? Ma come si permette Lotito? 

Punto 3) In maniera corretta e civile, come hanno fatto e come faranno, i tifosi della Lazio hanno il sacrosanto diritto di criticare, di protestare e anche di disertare lo stadio se non sono soddisfatti della gestione societaria. E, soprattutto, se non vengono considerati per ciò che sono: il patrimonio più importante, unico e insostituibile della Lazio che ha 114 anni, che c'era prima di Lotito e ci sarà anche dopo che Lotito se ne sarà andato. 

Punto 4) Perchè, nel prossimo comunicato, Lotito non fa un bell'esercizio di lazialità? Tema: come mai lui è già passato alla storia come il presidente durante la cui gestione, nella primavera 2014, l'Olimpico si è svuotato e, invece, il 12 maggio dello stesso 2014, oltre 65 mila spettatori l'Olimpico hanno gremito per partecipare all'evento "Di padre in figlio" nel quarantennale dello scudetto di Maestrelli e della sua formidabile squadra?

Punto 5) Se chi boicotta gli spalti nel tentativo di fronteggiare la figura di Lotito fa solo il male della Lazio, chi ha riempito gli spalti per celebrare la Lazio che non era di Lotito, ha fatto solo il bene della Lazio?

La verità è che questa guerra ai tifosi biancocelesti è tutta sbagliata e Lotito l'ha già persa. Qualcuno glielo dica. Anche con un comunicato.

Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com




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