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  • Vivo x lei, Jacobelli: quei messaggi all'Empoli onorano i tifosi della Roma

    Vivo x lei, Jacobelli: quei messaggi all'Empoli onorano i tifosi della Roma

    Caro Direttore,
    sono un romanista e ho apprezzato la lettera che il presidente dell'Empoli ha voluto scrivere per ringraziare i tifosi giallorossi dei loro messaggi di elogi alla squadra di Sarri che gioca davvero un bel calcio ed è stata eliminata ingiustamente dalla Coppa Italia. Approfitto dello spazio Vivo x lei per chiederle di pubblicare il testo integrale delle parole di Corsi. Grazie.

    Marco '78, Roma
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    Caro Marco,
    ecco il testo del messaggio di Corsi: "Ringraziamo tutta la tifoseria della Roma per il supporto e le dimostrazioni di simpatia e stima verso il nostro club, che rappresenta una piccola realtà nel panorama calcistico italiano, ma che fa di principi e valori i suoi cavalli di battaglia. I tanti messaggi che ci sono arrivati dopo la gara di ieri sono la dimostrazione che tutto il nostro lavoro viene apprezzato anche fuori dalla nostra realtà locale".
    Parole importanti, significative. Evidentemente si riferiscono anche alle critiche che, con franchezza, molti tifosi giallorossi hanno mosso all'arbitro Di Bello il quale ha accordato alla squadra di Garcia un rigore che non c'era, decisivo per l'eliminazione dei toscani.
    La sportività dei sostenitori romanisti che hanno lodato l'Empoli, cozza con l'atteggiamento di Garcia che ha negato l'evidenza. Non a caso, intervendo a Radio Radio, il presidente dell'Empoli aveva affermato: "È da 15 anni che il nostro ruolo è quello di sopportati, dobbiamo comportarci così se vogliamo sopravvivere. È una cosa un po' squallida, ma è così. Della serata di Coppa mi rimangono le sue parole, perché è un grande allenatore ed una grande persona, e ciò stona con l'immagine che di lui mi sono creato, ed il pianto di qualche giocatore dell'Empoli, perché sono ragazzi ed il calcio, nonostante tutti gli interessi economici che sono in ballo, è pur sempre uno sport".
    Sacrosante anche le parole sugli arbitri: "È da cinque-sei partite che ci capitano cose così, noi dirigenti non vogliamo sempre rimarcarle perché si diventa patetici, ma ho dubbi sul nostro comportamento verso media o arbitri, ai quali, alla fine, mi faccio violenza nel far loro i complimenti. Vorrei parlarne con Messina, che è un grande professionista senza attacchi pubblici alla classe arbitrale". Chissà se Messina starà ad ascoltare.
    x.j. 

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