Vivo X Lei, Pastorin: l'odio nel calcio. Il tifo vissuto male
Darwin Pastorin risponde:
Ho molto apprezzato la tua lunga riflessione. Penso anch'io, da sempre, le stesse cose. Il calcio dovrebbe ritornare a essere una festa, un mondo di passione e di colori, dove è possibile andare sugli spalti con i bambini. Purtroppo, giorno dopo giorno, assistiamo a episodi di cronaca nera, di violenza, con bimbi spaventati e in lacrime, mi riferisco alla vergogna di Bologna-Spezia. Bisognerebbe, ha ragione Damiano Tommasi, ripartire da zero: dall'educazione (famiglia/scuola), dalla cultura, dalla morale, dall'etica. Dal significato che dovrebbe avere lo sport, e in special modo, per noi, il football: fenomeno nazionale, capace di coinvolgere tantissime persone. Avevo proposto, tempo fa, di portare la poesie nell'intervallo delle partite. Perché non leggere, mi dicevo, i versi dedicati al pallone di poeti come Saba, Luzi, Arpino, Giudici, Gatto, Sereni, Dall'Aglio, Albisani? Perché non ricominciare propria dalla letteratura? Diamo respiro alla bellezza. Per cancellare il buio.