VivoPerLei, Borioni risponde a Alberico Ciriello: 'La classifica spegne le polemiche'
Alberico Ciriello scrive:
E' un argomento delicato l'odio calcistico. Ma come nasce questo odio? Io penso che siano dirigenti e allenatori di club che parlano facendo pensar male chi li ascolta. Ora quelle che mi vengono in mente sono le dichiarazioni di Sarri e De Laurentis (ma ce ne sono altri: Mazzarri, Mancini, Garcia, Moratti, Galliani ecc...) che parlano senza immaginare quanto possano essere "potenti" le parole.
Il tifoso che li ascolta viene influenzato ed inizia ad accumulare odio. Se poi queste dichiarazioni aumentano, aumenta l'odio stesso covato da chi li ha ascoltati. Perchè? Perchè il tifoso è sempre dalla parte della propria squadra e avviene una sorta di incitamento all'odio verso l'avversario.
Se la squadra perde meritatamente e arrivano queste dichiarazioni e "giustificazioni", i tifosi tendono ad abboccare. Ma il problema è che la maggior parte delle volte la sconfitta è meritata. Quando è meritata non bisogna giustificare, vai davanti le telecamere, ammetti la sconfitta e vai avanti.
Voglio fare due esempi: la sconfitta della Juventus col Bayern Monaco e la sconfitta del Napoli di oggi con l'Udinese. Cosa è successo in queste partite?
Nella prima Marotta è stato chiaro, a caldo, dicendo che le italiane in Europa sono state penalizzate (si riferiva alla Juve, ma ha parlato in generale difendendo anche le altre come Napoli o Roma che hanno subito penalizzazioni dagli arbitri) e che meritavamo rispetto. Una polemica post-partita finita là. Nessuna interrogazione parlamentare, nessuna denuncia. Cosa ha detto Allegri? Ciò che un allenatore deve sempre fare, non parlare degli arbitri e far intendere che la partita l'ha persa la Juve, non l'arbitro. Questi sono atteggiamenti positivi, a mio avviso, che non portano all'odio verso gli avversari.
Cosa succede/sta succedendo al Napoli? De Laurentis, ogni 5 - 6 giorni, parla dei poteri forti facendo capire che Agnelli comanda il calcio italiano, non dicendolo chiaramente (ma Agnelli è politicamente contro la dirigenza della FIGC e della lega, chi era insieme a questi fu De Laurentis). Mentre Sarri ha iniziato polemiche su polemiche, ogni 2 giorni pre e post partita:
1) la juve è avvantaggiata perchè gioca prima (significa che il Napoli ha più tempo per riposare, o no?)
2) la juve vince perchè ha un fatturato più alto (allora il Napoli non dovrebbe perdere con il Villarreal, ma purtroppo è successo)
3) è innaturale giocare alle 12:30 (!?!?!?)
Ma tralasciamo le altre dichiarazioni. Perchè giustificarsi così? Perchè incitare così tanto all'odio? Prima o poi ci...CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE E PER COMMENTARE
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Luca Borioni risponde:
La Juve degli ultimi cinque anni ha allontanato l'immagine della squadra vittoriosa ma arrogante del periodo che coincise con calciopoli. Lo ha fatto a suon di record, con i risultati del campo e attraverso una superiorità sui rivali che è apparsa spesso evidente. Negli anni di Moggi le differenze non erano così marcate, la concorrenza era viva e ambiziosa, così il clima molto spesso diventava incandescente.
Oggi non è così. Ma se la Juve stravince, agli avversari non rimane che tirare fuori qualche giustificazione extratecnica. L'ultima volta fu con la Roma di Garcia, il suo polemico violino e la frase di tutti che poi si rivelò sarcasticamente premonitrice: "I bianconeri dovrebbero fare un campionato a parte". Ora è il Napoli di De Laurentiis e Sarri ad alimentare l'antagonismo. Ma mentre aumenta il divario di punti tra le due squadre, diminuisce la forza delle polemiche. E con esse quel sentimento di odio cui si riferisce il nostro Alberico.Ciriello. Che resiste, certo, forse non potrà mai essere cancellato. Ma sarà sempre meno giustificato finché la squadra bianconera sarà in grado di crescere a questi ritmi. Aspettando una sfidante all'altezza.
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