Calciomercato.com

  • VIDEO Vucinic sì o no:| Ecco come cambia la Juventus

    VIDEO Vucinic sì o no:| Ecco come cambia la Juventus

    Mirko sì, Mirko no: la febbre Juventus si misura a colazione.
    L'influenza frena Vucinic.
    Solo stamattina il tecnico deciderà e in base alle condizioni punterà sul 3-5-1-1 o sul 3-5-2.

    La formazione a colazione in base a una sensazione. Sembra un gioco di parole, invece è un gioco di ruolo, anzi di ruoli. C’è l’allenatore, Antonio Conte, che per una settimana e anche di più ha studiato una squadra e un modulo (il 3-5-1-1) per ingabbiare il Bayern e andare a colpirlo al cuore. E poi c’è il giocatore, Mirko Vucinic, senza il quale cambia tutto perché nel nuovo modulo è insostituibile. E infine c’è il destino (chiamatelo come preferite: fortuna, caso, capacità di recupero, grinta) che stamattina metterà Mirko di fronte a una facile domanda e a una difficile risposta. «Come stai?» —gli chiederà Conte. E lui dovrà dire al tecnico se ha le energie per giocare da titolare o no. «Vucinic ha avuto la febbre per qualche giorno — ha spiegato Conte —, si è allenato ieri per la prima volta. Vedremo. Di sicuro, come sempre, metterò in campo la formazione migliore in base a quello che ho visto in allenamento».


    Con Vucinic Se Mirko recuperasse, Conte dovrebbe optare per il 3-5-1-1: Vucinic unica punta con lo scopo di favorire con la tecnica e i tempi di gioco gli inserimenti dei compagni. Alle sue spalle si muoverebbe Marchisio, come già accaduto in Coppa Italia contro la Lazio (il centravanti era Matri), mentre a centrocampo con Vidal e Pirlo ci sarebbe Pogba. Conte ha studiato questa soluzione proprio per non dover rinunciare al giovane francese che è già pronto, come dimostrato in Francia-Spagna (espulsione a parte), per essere protagonista nelle grandi partite. Pogba ha talento, fisico, personalità e sarebbe un saltatore in più nelle due aree: Conte teme l’abilità dei tedeschi nel gioco aereo e Paul sarebbe una validissima contromisura.

    Senza Vucinic Il piano B ieri mattina è diventato all’improvviso il piano A. Nell’allenamento di rifinitura, svolto lontano dall’Allianz Arena (che in serata ha ospitato solo una leggera sgambata), Vucinic e Pogba erano tra le riserve e Matri e Quagliarella tra i titolari. Alessandro e Fabio sono in forma e pronti a vivere un’altra serata di gloria. Con loro, evidentemente, cambierebbe lo scenario tattico: la Juventus giocherebbe con il classico 3-5-2 e Marchisio farebbe l’interno. Nella ripresa, anche in base all’andamento della partita, Conte avrebbe la possibilità di inserire Pogba e Vucinic (che dovrebbe garantire almeno 30’ di autonomia) chiudendo la sfida con il 3-5-1-1 che già si è visto sabato a San Siro negli ultimi minuti contro l’Inter.

    Gli altri Il resto della formazione è praticamente fatto. Rispetto al campionato Lichtsteiner si riprende il posto a destra con l’obbligo di essere più attento del recente passato alla fase difensiva mentre a sinistra Peluso manda in panchina Asamoah per scelta tecnica e bravura nel gioco aereo. Ieri si è anche sparsa la voce della possibilità che, in caso di assenza di Vucinic, Pogba prendesse a centrocampo il posto di Marchisio. L’esclusione del Principino sarebbe clamorosa, nonostante l’avvicinamento a questa sfida sia stato in parte rovinato dalla tonsillite rimediata in Nazionale. Resta il fatto che Conte vorrebbe trovare un posto a Pogba. Ecco perché se stamattina Vucinic si alzasse pieno di energia, l’allenatore della Juventus sarebbe molto contento. Ma ieri sera c’era molto pessimismo.


    Altre Notizie