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Wall Street Journal: 'Direttiva dalla Cina: no alle proprietà estere per gli alti funzionari del partito comunista'. Suning, rischio addio all'Inter

Wall Street Journal: 'Direttiva dalla Cina: no alle proprietà estere per gli alti funzionari del partito comunista'. Suning, rischio addio all'Inter

  • Redazione CM
Fulmine a ciel sereno in Oriente. Dalle colonne del Wall Street Journal arrivano infatti importanti novità riguardanti la Cina e facilmente collegabili al futuro di Suning all'Inter. Il celebre quotidiano statunitense riferisce infatti una nuova direttiva interna del Partito Comunista Cinese (PCC), che vieta agli alti funzionari di possedere proprietà all'estero o partecipazioni in entità estere, direttamente o tramite coniugi e figli. 

SUNING E L'INTER COINVOLTE - Questo il titolo del pezzo del WSJ: "La Cina insiste sul fatto che le élite del partito perdano beni all'estero, osservando le sanzioni occidentali sulla Russia". La situazione riguarda da vicino anche la famiglia Zhang, dato che Jindong, proprietario del club nerazzurro e numero uno del colosso di Nanchino, è impegnato attivamente nella politica del partito comunista cinese, mentre il figlio Steven è il presidente dell'Inter. 

IL TESTO DELL'ARTICOLO DEL WSJ - Questo il testo completo dell'articolo: "Il Partito Comunista Cinese bloccherà le promozioni per i quadri di alto livello i cui coniugi o figli detengono beni significativi all'estero, hanno affermato persone che hanno familiarità con la questione, mentre Pechino cerca di isolare i propri alti funzionari dai tipi di sanzioni ora diretti contro la Russia. Il divieto, delineato in un avviso interno dal potente Dipartimento dell'Organizzazione Centrale del partito, potrebbe svolgere un ruolo negli sforzi del leader cinese Xi Jinping per aumentare la sua influenza in un rimescolamento di leadership bidecennale previsto per la fine dell'anno. Emessa a marzo, la direttiva vieta ai coniugi e ai figli di funzionari a livello ministeriale di detenere, direttamente o indirettamente, qualsiasi immobile all'estero o azioni di entità registrate all'estero. Agli alti funzionari e ai loro parenti stretti sarebbe anche vietato aprire conti con istituzioni finanziarie estere a meno che non abbiano motivi legittimi per farlo, come studio o lavoro. Non è chiaro se le regole si applichino retroattivamente, ma i familiari di alcuni alti funzionari hanno venduto azioni di società estere per conformarsi. Non è noto se la direttiva sarà resa pubblica. La direttiva è arrivata in quanto Xi cerca di ridurre al minimo i rischi geopolitici per il Partito Comunista per la preoccupazione che i funzionari con esposizione finanziaria all'estero possano diventare un problema se gli Stati Uniti e altre potenze occidentali impongono sanzioni contro i leader cinesi e i loro parenti, in modo simile a quanto fatto contro Mosca dopo l'invasione russa dell'Ucraina. "I quadri dirigenti, in particolare i quadri senior, devono prestare attenzione alla disciplina e all'etica familiare", ha detto Xi a gennaio alla massima agenzia disciplinare del partito. I funzionari devono "dare l'esempio nella gestione corretta del coniuge e dei figli".

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