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  • Weekend di gloria: Krasic fa sognare la Juve. Et voilà l'anti Milan...

    Weekend di gloria: Krasic fa sognare la Juve. Et voilà l'anti Milan...

    • Anna Prattichizzo

    Sarà stato pure fortunoso, ci sarà pure stata la complicità di Muslera ma il merito di quel gol a Milos Krasic non glielo toglie nessuno. Un gol troppo importante perché voluto, arrivato contro una rivale diretta a tempo scaduto, che lancia la Juventus nella corsa scudetto e mette fine alla lunga serie di pareggi casalinghi. Contro la Lazio è la velocità del serbo a fare la differenza. Lo juventino, lanciato da Sissoko, salta Cavanda, suo marcatore diretto, e vola verso la porta. Muslera, forse ancora gongolante per aver salvato il risultato su una punizione di Del Piero, questa volta sbaglia.

    Krasic è il primo giocatore del post calciopoli ad aver voluto fortemente la Juve. Cresciuto calcisticamente nel suo Paese, dove gioca prima con il Rudar Kosovska Mitrovica poi con il Vojvoidina Novi Sad, a 20 anni viene acquistato dal Cska Mosca con cui vince due campionati, due coppe e tre Supercoppe di Russia e una Coppa Uefa nel 2004-2005, primo trofeo internazionale della storia del club. Nel 2009 viene eletto miglior calciatore serbo dell'anno. Per averlo la Juve paga 15 milioni di euro al club russo. L'inizio in Serie A è subito convincente e viene macchiato solo dalla simulazione in Bologna-Juventus che costa al serbo due giornate di squalifica e una dura gogna mediatica. A Torino Krasic si è ambientato subito e bene, prende lezioni di italiano ed è stato da poco raggiunto dalla moglie Mira e dalla figlioletta Mila, nata lo scorso settembre.

     

    In casa Juve, dopo tanto tempo, si respira di nuovo aria di festa. E il merito è soprattutto del biondino che tanto ricorda Nedved. Tra Milos e Pavel, accomunati più che altro dalla capigliatura, le differenze tecniche però sono notevoli. Il ceco era più centrocampista, si accentrava e tornava spesso per dar man forte alla difesa, il serbo è un'ala pura ed è poco propenso alla fase difensiva (su questo Delneri sicuramente lavorerà). Diversi anche caratterialmente: più leader Pavel, più schivo (forse anche colpa della scarsa padronanza della lingua) Milos. Entrambi fenomeni però ed è questo quello che conta.


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