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  • Yanina-Lavezzi-Mazzoni: tra ombre e veleni

    Yanina-Lavezzi-Mazzoni: tra ombre e veleni

    • Giovanni Scotto

    Yanina Screpante ha denunciato la rapina di sabato notte soltanto ieri nel tardo pomeriggio, senza Lavezzi e in compagnia di Mazzoni, agente del calciatore. Come mai? E perché così tardi, dopo due giorni? Difficile dirlo, qualche pettegolo pensa che il fatto che la modella fosse all'una di notte ferma in strada in compagnia di un amico avesse potuto destabilizzare il suo rapporto col fidanzato. Niente di tutto questo. Eppure Yanina alla polizia ha detto di non conoscere modello e costo del Rolex (cinquemila euro), e di aver subito il furto pure di due bracciali in oro più o meno dello stesso valore complessivo.

    La rapina l'ha subita lei, ma il caso è scoppiato intorno a Lavezzi. O meglio intorno alle parole del suo agente, il quale dopo che la fidanzata aveva 'minacciato' che il Pocho sarebbe potuto andar via da Napoli, ha in qualche modo rincarato la dose affermando che Lavezzi in città, in sostanza, non sta bene. 'Prima di tutto voglio dire che la vita privata di Lavezzi è difficile - ha spiegato l'agente a Radio Crc -. Il Pocho calciatore a Napoli ha tutto. Ma per ciò che concerne il Pocho uomo, il mio assistito vive da quattro anni chiuso nella sua casa, senza suo figlio, che vive in Argentina e che quando viene a Napoli non può essere portato neanche al parco perché è assalito dalla gente. Non è semplice vivere così'.

    Dopo aver ipotizzato oscuri legami con gli altri episodi di criminalità a danni di altri calciatori, Mazzoni ha poi fatto retromarcia (sull'eco di un De Laurentiis infuriato), stavolta su Sky: 'Non ho mai detto che Lavezzi sta male a Napoli. Io ho detto che il Lavezzi calciatore e la sua vita privata sono due facce della stessa medaglia. Il Pocho calciatore ha tutto qui a Napoli, si sente amato dai tifosi e credo anche che questo si veda in campo, dove lui dà tutto se stesso perché sente questo affetto. Dunque, il rapporto tra Lavezzi e i tifosi è ottimo'. Una spericolata giravolta di dichiarazioni, che ha dato il via a una serie di reazioni.

    Il ds Bigon smentisce Mazzoni a Sky: 'Siamo tranquilli per il futuro di Lavezzi. È qui a Napoli da cinque anni, quindi tanto male non si trova. Napoli è una città fantastica. Tutti hanno reagito bene a questi episodi spiacevoli, ovviamente da condannare'. Gli fa eco Mazzarri: 'È un episodio antipatico. Non c'entra Napoli. La polizia deve proteggerci'. E anche il sindaco De Magistriis bacchetta Mazzoni: 'A Napoli succedono tanti scippi e rapine, ma le statistiche dicono che non siamo i primi. Napoli è una grande città con gli stessi problemi di Roma, Milano, Parigi e Londra. Pretendiamo rispetto da parte di tutti'. E infine, proprio lui, il Pocho, si chiama fuori: 'Io penso a giocare, saluti a tutti'. Meglio così. Forse la cosa più giusta l'ha detta proprio Lavezzi...

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