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  • Young Boys-Roma, le pagelle di CM: Dzeko e Mkhitaryan ribaltano il match. Mayoral opaco

    Young Boys-Roma, le pagelle di CM: Dzeko e Mkhitaryan ribaltano il match. Mayoral opaco

    YOUNG BOYS - ROMA 1-2 

    Pau Lopez 6,5:
    Si riprende i pali, almeno in Europa. Un’uscita alta senza fronzoli gli scrolla dosso un po’ di paura. Ma sul rigore di Nsame non ci arriva e fallisce così la vera occasione di riscatto dopo mesi di sopportazione reciproca. Per la successiva mezz’ora non si registrano interventi degni di nota tranne una uscita bassa dopo il solito errore di Juan Jesus, ma nel finale ecco il paratone che nega il 2-2 a Elia. Se non quella confusione difensiva vissuta negli ultimi mesi. 

    Kumbulla 7: E’ il più giovane del terzetto, e sembra uno di quei ragazzi brillanti appena assunti che devono far notare errori da matita blu a chi è vicino al pre-pensionamento. Lo fa quasi con imbarazzo, ma è l’unico a frenare le ripartenze degli svizzeri. Nella ripresa cicca due colpi di testa ma indovina quello giusto in area avversaria che rialza la Roma da un potenziale tonfo. 

    Fazio 5,5: Il Comandante ha dovuto stirare la divisa ripiegata da tempo nell’armadio. Le pieghe però si vedono tutte soprattutto quando c’è da alzare la linea difensiva che resta lenta, spossata, compassata. Leggermente meno peggio di Juan Jesus. Ma è una gara tra chi canta (peggio) al Karaoke in un giovedì sera qualsiasi. Senso di languore pure quando buca da solo al centro dell’area avversaria anche se nel finale usa bene l’esperienza. 

    Juan Jesus 5: Fonseca gli ha citofonato a casa e riportato giù dal divano dopo oltre un anno di assenza in una gara ufficiale dal primo minuto. Il re dei social romanisti si infila al volo scarpini e maglia e scende in campo con la verve di chi è stato appena svegliato da un tuono in piena notte. Solo per elencarne gli errori servirebbe un’altra pagella, ma ce la mette tutta. Ci limitiamo a una speranza: la scadenza di contratto. (25’st Pellegrini 6: finale sul velluto)

    Karsdorp 4,5: Altro “avanzo” di un mercato in uscita che Fienga ha faticato a piazzare. L’olandese con più crampi che tatuaggi sbaglia lo stop a tu per tu col portiere svizzero divorandosi il possibile 0-1. Si complica spesso la vita e deve imparare a muoversi senza palla. Ancora non ci siamo, e si becca pure un giallo. Che ha fatto quella fascia destra per meritarsi tutto ciò?  (1’st Spinazzola 6,5: va a sinistra ed è tutto un altro passo. Peccato che in pochi lo accompagnino fino alla fine dell’azione, almeno finché non entrano i big. Tutta un’altra storia)

    Cristante 5:  Provoca il rigore, e alcuni errori provocano bruciore di stomaco soprattutto se arrivano con la fascia da capitano al braccio. Uno dei due sopravvissuti di domenica mette quasi subito Karsdorp in porta ma l’olandese non ne approfitta. Poi ingenuamente ostacola in area Rieder.  Va detto che è tra i pochi a provare il ribaltamento d’azione ma chi lo aveva riabilitato per una buona mezz’ora contro il Benevento forse è stato frettoloso. 

    Villar 5,5: Gonzalo da Murcia è chiamato sulla sedia del regista e parte con una mancata chiusura su Rieder. Fatica a trovare il copione giusto sbagliando spesso tempi di battuta e inquadratura per far ripartire l’azione. Sofferenza pure in fase di copertura ma dopo una mezz’ora così così rimette in scena tecnica e visione di gioco andando ad aiutare pure la disastrata difesa romanista. Mostra maturità, ma c’è ancora quel pizzico di acerbo.  (13’st Veretout 6: cambio olio al motore. Con lui si corre e si legna il doppio)

    Bruno Peres 6: Arriva il gol del pareggio, e quando si segna quasi per magia spariscono difetti e ingiurie. Però non basta il gol. Non quando affronti il modesto Young boys. Già si fatica a capire perchè possa giocare a destra da titolare. Figuriamoci a sinistra. In fase di spinta è fumoso come al solito, ma in copertura boccheggia nonostante la fascia pressata sia l’altra. Anonimo fino alla rete salva tutto. Nella ripresa si sposta a destra e alimenta qualche speranza in più. Rischia di impreziosire il tutto con una manata quasi da rosso. 

    Pedro 5,5: Guida la giovane colonia spagnola facendo salire tutti sul pullman e cercando di far passare una bella serata ai ragazzi. Ma da solo non può certo redarguire tutti, così ne esce fuori un primo tempo disordinato e caotico. Lui, Re Pedro, ci prova comunque anche da calcio piazzato. Ma in un undici così scarso non ci ha giocato nemmeno quando la mamma lo chiamava dal balcone a Tenerife. (13’st Mkhitaryan 7: fatece largo che passamo noi. Ovvero lui, Dzeko e Veretout. Da un suo cross nasce il gol di Kumbulla, dalla sua classe arrivano lampi di una Roma che fino a quel momento non si era vista)

    Carles Perez 6: Dopo la magia alla Messi di domenica mette in scena una mezz’ora da Iturbe prima di crearsi da solo un’occasione d’oro per pareggiare. Il suo destro, però, finisce fuori deviato dall’avversario. Fa vedere giocate interessanti e quando prende velocità fa male. Ma non si gioca da soli. Anche se a volte verrebbe voglia… Detto ciò è il meno peggio di una Roma da Cantera e nella ripresa riprende coraggio coi grandi al suo fianco. 

    Borja Mayoral 4,5: Se vuoi anche solo provare a prendersi una manica della maglia di Dzeko dovrà fare molto di più di quanto visto stasera. Lo spagnolo attacco poco la spazio e fatica a far salire la squadra ritrovandosi spesso coi glutei per terra. Non sembra proprio una prima punta. Viene da chiedersi quanti gol potrà fare un attaccante così anomalo. Al prossimo esame. Magari al fianco di Dzeko. (13’st Dzeko 7: sembra dire: sta bono spagnolo che entro io. E gli bastano dieci minuti per prendersi reparto e palla-assist per il gol di Bruno Peres. Di un altro pianeta)

    Fonseca 6: Cambia nove undicesimi della formazione che ha vinto col Benevento. E soprattutto rimanda in campo Fazio e Jesus dopo mesi da comparse. Una strategia per preservare i titolari in vista del Milan o una dimostrazione che a gennaio servirà un mercato di rafforzamento? Nella ripresa fa entrare i big e la musica cambia. Forse ha ragione, ma ci sono altri modi per dimostrarlo. Rischia una figuraccia.



    YOUNG BOYS

    von Ballmoos 5
    Bürgy 6
    Lustenberger 5,5
    Zesiger 5,5
    Hefti 6
    Rieder 7
    Sierro 6
    Maceiras 5,5
    Fassnacht 6 (65' Elia 6)
    Nsame 6,5
    Moumi Ngamaleu 6 (65' Mambimbi 5,5)

    All. Seoane 6

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