È amareggiato e deluso. Ma quando questi sentimenti si impossessano di Maurizio Zamparini, c'è solo da attendere che dia fuoco alle polveri. Impossibile che uno pugnace come lui rinunci alla lotta, seppur dopo una serie sterminata di mazzate e vessazioni. In giornata il presidente del Palermo ha annunciato di voler vendere la società. Noi pensiamo che alla fine non lascerà.

È possibile che tutto questo bailamme innescato dall'imprenditore friulano sia un tentativo di rimettere a posto le cose. Non un'indiretta richiesta di favori, ci mancherebbe, ma più equità nelle direzioni di gara. Zamparini, poi, è legato da un profondo affetto alla piazza palermitana. Difficilmente abdicherà, anche considerando le varie questioni in sospeso, dallo stadio al centro commerciale. Il patron, infine, ha spiegato che intende lasciare la società a qualcuno che possa portare avanti i 'programmi da grande club': nessun potenziale mecenate, in questo momento, ha una forza economica tale da surrogare Maurizio Zamparini.