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  • Zamparini su Pastore:| 'Lo vendo all'estero'

    Zamparini su Pastore:| 'Lo vendo all'estero'

    Intervista esclusiva di Giulio Mola al presidente del Palermo.
    I 70 anni di Zamparini "Rossi rimane al 60-70% E Pastore lo cedo all'estero".
    La finale di Coppa Italia è alle porte: "Vincere la coppa sarebbe il dono più bello, per me ma soprattutto per i palermitani". Sull'Italia: "Sogno uno Stato con un'economia diversa".

    Domenica la finale della Coppa Italia del suo Palermo, il prossimo 9 giugno il traguardo dei 70 anni. Maurizio Zamparini, che avrà pure la fama di essere un mangiallenatori, ma che allo stesso tempo è certamente uno dei migliori dirigenti del calcio nostrano per aver scoperto e lanciato in serie A talenti sconosciuti, apre lo scrigno dei segreti, e fra passato, presente e futuro, ci parla di pallone e non solo dal suo regno di Vergiate, un comune con meno di 10mila anime del varesotto.

    Capire gli spostamenti del presidente, friulano d’origine, con una squadra di calcio in Sicilia e gli uffici in Lombardia, non è semplice. Ma la sua disponibilità è sempre totale.

    Buongiorno Zamparini. Sta già pensando al regalo dei suoi 70 anni, magari da ricevere con dieci giorni d’anticipo?

    "Vincere la coppa sarebbe il dono più bello, per me ma soprattutto per i palermitani. Sa, alla mia età io sono comunque felice per tutto quello che ho, a cominciare da una bellissima famiglia. Magari c’è un regalo che mi piacerebbe ricevere: uno Stato diverso, indipendentemente dal fatto che sia guidato dalla destra o dalla sinistra. Abbiamo bisogno di un’altra economia perché così andiamo allo sfascio".

    Mica starà dicendo che vuole entrare in politica?
    "No, questo no. Ma siccome trascorro 8 delle mie 12 ore di lavoro quotidiane con i miei avvocati e i miei commercialisti a difendermi dai soprusi dello Stato-canaglia, penso che sia giusto dire certe cose. Sto creando un movimento sul modello di quelli spagnoli, che si interessi dei problemi della gente. Conto di portarci 5 milioni di persone, quelli che occupavano un milione e centomila case pignorate dallo Stato e di certo non perché fossero evasori..".

    Torniamo al pallone così si tranquillizza. Aveva detto di temere più l’affamata Roma per la finale di Coppa Italia. E invece c’è l’Inter..

    "E’ una squadra fortissima, l’ho vista anche nell’ultima insignificante gara di campionato. Fra noi e loro c’è una differenza tecnica notevole, abbiamo solo il 15% di possibilità di vincere. Ma ce le giocheremo tutte, anche perché in certe partite contano le motivazioni".

    Va all’Olimpico senza ancora aver confermato Delio Rossi. Ma è così difficile per lei legarsi ad un allenatore?
    "Ma no, Rossi è al secondo anno, mica è stato poco. Il problema è solo caratteriale: io sono più impulsivo, lui è un po’ chiuso. Ma al 60-70% resta".

    Però si fanno i nomi di Gasperini, Simoni e altri. A Lippi nessuno ci pensa?

    "Io so che una volta, quando Lippi era libero, il mio ex direttore sportivo gli chiese se volesse venire al Palermo e la risposta di Marcello fu: “Ma come ti permetti, uno grande come me a Palermo?” Evidentemente Lippi può andar bene solo a Juve, Inter e Milan..."

    Se lei batte l’Inter, è Leonardo a rischiare il posto?
    "Non credo. Leo è l’anima distensiva in uno spogliatoio di campioni veri".

    Facciamo un bilancio, calcistico e non solo, dei suoi primi 70 anni...
    "Una cosa è certa: con il pallone ho perso tanti soldi, solo a palermo ne ho spesi ben più di 80. E’ come comprarsi un Casinò, è difficile restare in attivo. Però ho fatto felici i tifosi di Venezia e Palermo, due città che se lo meritavano. E questo mi basta".

    La sua soddisfazione più grande?

    "Riportare il Palermo in serie A".

    La sconfitta che mai ha accettato?
    "Il 7-0 casalingo quest’anno con l’Udinese".

    L’affare indimenticabile?
    "Ah, presto...quando cederò Pastore!"

    Non anticipi la domanda, mi riferivo al passato..
    "Beh, direi gli ingaggi di Amauri e di Corini".

    Il “pacco” che ha rifilato ad altri?
    "No, “pacchi” ne ho ricevuti. Come Makinwa, pagato 7 milioni all’Atalanta. Poi però sono riuscito a rifilarlo a Lotito per la metà..ahahahahah..".

    L’allenatore che si riprenderebbe?

    "Guidolin. Però, guardi, non l’ho cacciato io, era in scadenza. Già da me era bravissimo, poi è migliorato. Ed è arrivato con merito in Champions".

    Eccoci a Pastore. Perché diceva che è un affare indimenticabile?
    "Perché non capita spesso a società piccole di avere campioni del genere. Qui stiamo parlando di uno che arriverà sui livelli di Messi".

    Mettiamo che la Juve le offra Amauri, il Milan Cassano, e l’Inter Coutinho con soldi..Lei cosa fa?
    "Eh no caro mio, voglio solo soldi sul banco. Anche perché certi calciatori dati come contropartita hanno per me ingaggi inaccessibili. E comunque la mia sensazione è che finirà al Barcellona. Perciò dico 70% in Spagna e il resto delle percentuali in Inghilterra".

    Possibile che le italiane stiano ferme? Mi dica chi si è mosso per primo...

    "Magari alcune società hanno chiamato il procuratore, ma a me non piace fare le trattative sui giornali. Io sono stato contattato da un solo club ma non le dico quale..".

    Pare che la telefonata le sia arrivata da Torino, anche se i segnali glieli manda Moratti...
    "Non cado nella trappola, e quindi non confermo e neppure smentisco. Se lei si fida del suo intuito".

    Ma scusi, come la mettiamo col discorso dell’embargo delle grandi contro le piccole per la questione dei diritti tv?
    "Ma quale embargo, siete voi giornalisti che interpretate male qualsiasi cosa. Poi se l’ottimo Paolillo fa un’affermazione, io vi dico che all’Inter conta Moratti. E lui l’embargo non lo farebbe mai".

    Lei ha detto che per Pastore 40 milioni bastano per una gamba. Altri mettono clausole rescissorie da 100 milioni. Ma ci sono ancora così tanti soldi nel calcio?

    "Si, ci sono, nei grandi club, quelli che non possono fare a meno di un fuoriclasse. Ci sono gli sponsor dietro, ci sono altri introiti, altrimenti come paghi Cristiano Ronaldo? E Pastore vale tanti soldi.."

    Giochino: Sanchez, Hamsik e Cavani con che maglia li vede il prossimo anno?
    "Sanchez con il City, Hamsik al Napoli e Pastore al Palermo".

    Cinque anni fa, di questi tempi, scoppiava calciopoli. Cosa è stato per lei?
    "La verità è che hanno colpito le persone invece di colpire le istituzioni. Calciopoli è nata perché in 50 anni abbiamo avuto a che fare con istituzioni sbagliate, e alla fine ha pagato un solo dipendente. E colpire Giraudo e Moggi non è servito a nulla, loro sono solo stati i più bravi a muoversi nel sistema che poi li ha fatti fuori perché erano pure i più forti".

    Presto finalmente si deciderà: Moggi da riabilitare o da radiare?

    "Ma no, diamogli pure la condanna a morte! Ah, quanto invidio il modello e i valori inglesi...".

    Bello vedere che non rinnega gli amici...ma quanti consigli le ha dato Moggi in questi ultimi anni?
    "Intanto preciso che inLega io ho sempre combattuto la Juve sulla questione dei diritti tv. Se poi parliamo di Moggi come uomo di calcio le dico che è un vincente, il più bravo direttore sportivo che c’è in Italia, anche se il sistema e il suo club gli hanno permesso di avere qualche favore arbitrale di troppo. Ma quando lo incontro o ci vediamo in tv certo che ci confrontiamo e gli chiedo consigli...".

    All’alba dei 70 anni c’è chi si gode la pensione e chi pensa ai nipotini. Lei cosa vuol fare?

    "Ho l’entusiasmo per continuare fare il mio lavoro, anche perché mi sento come uno che ha quarant’anni in meno. Lavoro tante ore al giorno, ma è un lavoro che amo, anche se vorrei avere ancora più tempo per dedicarmi al calcio...".
     


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