Roma, l'ex Rocca attacca: 'Zaniolo? Non è sfortuna, ma incompetenza'
Che idea si è fatto rivedendo la dinamica dell’infortunio di Zaniolo?
“Per prima cosa gli faccio un in bocca al lupo sperando che possa ritornare a vivere la gioia dei suoi 20 anni. Ho capito della gravità dell’episodio quando si è messo le mani tra i capelli perché quel gesto è sinonimo di dolore fortissimo come il distacco del legamento crociato, dato che lui già l’aveva subito” dice ‘Kawasaki’ intervistato da Gianluca Lengua su Il Messaggero.
Due crociati in otto mesi, qualcosa si poteva fare meglio?
“Non entro nel merito di quello che fanno gli altri. Io ho una concezione del metodo basata su dati scientifici e sull’esperienza personale che è sempre stata volta al non far accadere ad altri quello che è successo a me. Infatti in 30 anni di professione non ho mai avuto un giocatore infortunato”.
Quindi non è solo sfortuna?
“La sfortuna è un concetto astratto. Quando uno è sfortunato è frutto dell’ignoranza e dell’incompetenza di chi ha gestito la situazione. E i danni sono devastanti”.