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  • Zarate al veleno sulla Lazio e Lotito
Zarate al veleno sulla Lazio e Lotito

Zarate al veleno sulla Lazio e Lotito

  • M. A.

Mauro Zarate fa arrabbiare la Lazio. Nel giorno dell’ultima udienza davanti al collegio arbitrale richiesto dal calciatore causa «presunto mobbing» (presidente Massimo Zaccheo, arbitri Flavia Tortorella per l’argentino e Ferruccio Auletta per il club biancoceleste), il Velez ha annunciato l’arrivo dell’attaccante. «Finalmente Mauro torna a casa – si legge nel comunicato della società di Liniers, sobborgo di Buenos Aires, dove Zarate è cresciuto e ha giocato tra il 2002 e il 2007 – lo sperava lui e lo speravamo tutti noi. Benvenuto». Un annuncio - come spiega Il Tempo - preceduto dalle frasi rilasciate dall’attaccante al quotidiano «Olè» («La Lazio è gestita da una cupola, formata dal presidente Lotito con due o tre giocatori, più il direttore e il tecnico. Decidono tutto loro e mi volevano distruggere: è pazzesco, mi hanno fatto un sacco di danni, guardavo le partite e andavo in bagno a piangere per non farmi vedere da mia moglie. Ho provato a parlare con Lotito, ma lui ha respinto ogni soluzione. E così siamo arrivati al tribunale: la giustizia mi ha dato ragione») e seguito dal primo allenamento dello stesso giocatore con la maglia del Velez.

Nelle foto argentine Zarate sorride, ma il trasferimento è ancora sub judice. Ieri pomeriggio, infatti, i tre arbitri hanno chiesto spiegazioni ai legali di Zarate per il comportamento del proprio assistito. «Il giocatore ha chiesto la rinuncia al lodo – ha spiegato l’avvocato Gentile, legale della Lazio – voleva far cadere il giudizio per evitare una pronuncia negativa, ma noi ci siamo opposti. E ora siamo molto fiduciosi: Zarate non ha un ricevuto un permesso dalla Fifa per allenarsi con il Velez». Di parere diverso l’avvocato Marchese: «Non abbiamo chiesto di rinunciare al lodo – ha spiegato il legale del giocatore – abbiamo solo prospettato al collegio una soluzione tecnica alternativa». Ma le posizioni non sono cambiate: Zarate vuole la rescissione del contratto per mobbing, la Lazio si oppone. La decisione spetta agli arbitri e arriverà lunedì prossimo, 22 luglio.


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