Calciomercato.com

  • Zarate, l'uomo che giocava con se stesso

    Zarate, l'uomo che giocava con se stesso

    • Stefano Del Corona
    Avete presente quei giocatori che si portano il pallone da casa e che dicono agli amici "il pallone è mio e gioco io"? Ecco, Mauro Zarate incarna pienamente lo spirito di questo tipo di giocatori. Un pallone serve solo per lui, perché l'argentino è l'uomo che giocava con se stesso. Gli sono bastati pochi minuti in Fiorentina-Torino per farsi subito riconoscere dai nuovi compagni. 91': Bernardeschi, messo molto meglio di Zarate, aspetta che l'ex West Ham gli passi la palla, cosa che puntualmente non accade e l'azione svanisce. Maurito si prende subito gli improperi del compagno e se l'inizio è questo...

    Sousa ha davanti a sé un'impresa ardua (peraltro come se non avesse già altri problemi da risolvere) ed è quella di trasformare Zarate da lupo solitario ad uomo squadra. Il livello di difficoltà è elevato, stile scalata dell'Everest e senza bombole ad ossigeno. Ma è anche vero che Sousa ha mostrato qualità taumaturgiche degne di Padre Pio per cui possiamo aspettarci di tutto, pure di vedere Zarate passare una palla agli altri.

    Altre Notizie