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  • Zazzaroni: la Champions in ginocchio

    Zazzaroni: la Champions in ginocchio

     

    Semichiuso per lutto di Champions: sognavo la finale delle migliori del mondo, Barcellona-Real: è uscita Bayern-Chelsea. Tristezza: sarebbe stata una favola.
     
    “Vieni qua, zio cantante (labiale catturato al volo e opportunamente edulcorato)”. Alla fine della corsa più lunga e liberatoria e dopo aver evitato l’abbraccio di sei-sette compagni, Borriello, entrato da pochi minuti, ha trovato l’uomo che cercava, l’unico che voleva ringraziare in modo plateale, Antonio Conte. L’ha sollevato, stretto forte: è stato lui a volerlo a gennaio imponendolo a una tifoseria che non gli aveva perdonato un rifiuto mai pronunciato. Un gol bellissimo, quello del centravanti, dentro uno stadio straordinariamente pieno di attese e rivincite.

     
    Per pochi minuti la Juve – alla quale non fischiano i rigori che ci sono ma soltanto quelli dubbi e sempre contro il Cesena – ha toccato lo scudetto della rinascita. Il sogno di chiuderla lì è infatti durato dal sinistro di Borriello al destro di Boateng che ha festeggiato mostrando alla sua gente la lingua alla Del Piero – deresponsabilizzata l’incolpevole Melissa Satta che non sopporta più chi la incolpa dei vuoti di Prince (tweet).
     
    Juve e Milan hanno giocato per lo stesso obiettivo ma in modo diverso: più brillante e tonica la squadra di Conte; confusa, macchinosa e sfibrata quella di Allegri.
     
    I punti di distanza restano tre, si sono ridotte le gare, ovvero le opportunità per il Milan di cambiare il corso della storia.
     
    PS. A inizio febbraio, registrata l’imbarazzante sconfitta interna col Novara di Mondonico (sembra una vita fa: è due allenatori fa), pronosticavamo il terzo posto dell’Inter che in quel momento era più vicina alla zona B che a quella Champions. Ci bollarono di visionari: i Luis Enrique del giornalismo sportivo. Dopo un altro po’ di Ranieri, nuovi dolori, l’esonero di Thinkerman e cinque uscite del baby Stramaccioni, l’Inter più sbagliata del secolo si ritrova a tre punti dal terzo posto – Lazio e Napoli gli ultimi ostacoli.

     


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