Calciomercato.com

  • Zazzaroni: Scusaci, Barcellona

    Zazzaroni: Scusaci, Barcellona

     

    di Ivan Zazzaroni, su http://zazza.blog.deejay.it/

    Chiediamo signorilmente scusa a Sua Immensità, a Guardiola e al Barcellona a nome di tutti coloro che dopo il pari senza reti di San Siro avevano pensato che il Miracolissimo potesse compiersi, ovvero che il Milan più realista e arroccato degli ultimi venticinque anni ce l’avrebbe fatta a passare al Camp Nou dove dal 2006 il superamento del turno da parte della squadra ospite è vietato per legge. A non rispettarla, la legge, ci sono riusciti soltanto il Siviglia, incredibilmente, e l’Inter di Mourinho: ma in quella stagione il portoghese era toccato dalla grazia divina.

     
    Diceva Jean-Baptiste Say che “una delle maggiori prove di mediocrità è non saper riconoscere la superiorità degli altri”. Quando – come in questo caso – alla mediocrità che non può essere riconosciuta ai milanisti si sostituisce la fede, possono bastare pochi minuti di dura e cruda realtà per rimettere le cose nell’ordine più naturale.
     
    Il terreno stavolta era perfetto, umido e scorrevole al punto giusto; Allegri aveva seguito alla lettera le indicazioni (osservazioni) di Berlusconi, più stretto il controllo, ridotte le distanze; Cuenca, un ’91, e Fabregas le novità del Barça che puntava a conquistare la sesta semifinale di Champions in sette anni, la quinta di fila: dopo sette minuti Messi s’era già presentato per ben due volte davanti ad Abbiati; alla terza ha prima peccato di sufficienza e pochi istanti dopo ha però potuto trasformare il rigore dell’1-0 (fallo di Antonini).
     
    Lo svantaggio ha stordito il Milan che, bloccato soprattutto a metà, s’è lasciato sopraffare dai campioni per altri venti minuti, in pratica fino a quando la coppia Ibra-Nocerino s’è inventata la rete del pareggio. All’emozione da sorpresa hanno fatto seguito l’eccitazione e un filo d’illusione che il secondo rigore poco italiano e molto europeo (trattenuta in area di Nesta), ha fatto immediatamente svanire.
     
    Il Milan può recriminare per la sfiga atomica che ha avuto al momento del sorteggio: era (è) senza alcun dubbio superiore a Marsiglia, Benfica, Chelsea e Apoel e se la può battere col Bayern; gli resta la soddisfazione di non essere strato stritolato nel punteggio, di aver prodotto qualche pericoloso contropiede e di aver spinto il discorso qualificazione fino alla mezz’ora della gara di ritorno.
     
    Molto più forti loro, i campioni d’Europa e del Mondo. Quando si fa sul serio, sono battibili solo alla Playstation.


    Altre Notizie