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  • Zazzaroni: Strafalcioni

    Zazzaroni: Strafalcioni

     

    di Ivan Zazzaroni, su http://zazza.blog.deejay.it/
     
    Il rischio vero sono i calembour, i giochi di parole della Gazzetta e di qualche altro fantasioso quotidiano: azzardo Stravittoria, StraFigo, Strapitoso, StraInter, Stra-amala, Strappacuore e così via, titolando. Non vedo altri rischi, infatti, per Moratti e il trentaseienne Andrea Stramaccioni, il Villas Boas de noantri (un po’ gli somiglia) che da questa esperienza ha tanto da guadagnare.
     
    Ranieri, Thinkerman, ex Aggiustatore, non ci stava capendo più un tubo e le dieci sconfitte dieci erano diventate un peso non più sostenibile (per lui, il presidente, i tifosi) e giustificabile. Annate così sfigate càpitano anche ai migliori.

     
    Moratti ha fatto quello che non avrebbe voluto fare – detesta passare per un mangia-allenatori – e che i suoi collaboratori in parte delegittimati si auguravano non facesse: quando domenica pomeriggio l’ho visto felice e sorridente a Londra ho però capito che avrebbe cambiato. Per questo ieri mattina ho twittato un post anticipatorio che il correttore automatico del pc ha reso irriverente traducendo Stramaccioni in Strafalcioni.
     
    Nove partite, un traguardo al momento inavvicinabile, il terzo posto, la possibilità di provare qualche giovane prendendo decisioni a questo punto popolari. Soprattutto, l’obbligo di dare un senso al finale di stagione: qualche interista depresso ma ugualmente curioso andrà allo stadio per vedere da vicino come si comporta il Villas Boas della Pinetina.
     
    L’accesso alla professione è cambiato: oggi i presidenti puntano volentieri sugli esordienti, così i veterani si rifugiano nella fede.
     
    Saluti da Medjugorje, Roberto Mancini.

     


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