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  • Zeman e Juve state buoni, se potete/2: caro Elkann, non è il caso di piantarla?

    Zeman e Juve state buoni, se potete/2: caro Elkann, non è il caso di piantarla?

    All'anima dello spirito olimpico, di Cammarelle che in questi giorni viene tirato per i guantoni come se a Londra avesse vinto l'oro e non gli avessero invece rifilato un argento che sa di furto conclamato.

    In principio è stato Zeman che, dopo avere apposto un autografo su una maglia con la scritta "Odio la Juve" (ma perchè, in questo meraviglioso Paese, si deve sempre odiare qualcuno?), ha rincarato la dose  con la battuta sui colleghi squalificati che, secondo lui, non possono allenare.

    Prandelli e Abete gli hanno risposto che le cose non stanno così, perchè le regole attualmente in vigore dicono diversamente e le regole in vigore si rispettano, altrimenti si chiede di cambiarle e si segue la procedura per farlo.

    Intanto, Marotta e Baldini se le sono dette di santa ragione, in un crescendo polemico susseguente la ritirata napoletana di Pechino, con la Juve che aveva fatto lo stesso nel '98, salvo rispedire in campo sei giocatori per stringere la mano ai laziali vincitori della Supercoppa. Il che non aveva impedito ai bianconeri di rimediare la stessa figuraccia dei partenopei al Nido d'Uccello. Oggi a Villar Perosa, dove la gente della Juve ha festeggiato lo scudetto e la Supercoppa in un tripudio di entusiasmo, John Elkann è salito sul proscenio del vernissage caro all'Avvocato e al Dottore. Caricato a pallettoni, ha rincarato la dose. Sia a proposito di Zeman sia del Napoli e dell'amena premiazione pechinese.

    Chi è senza peccato scagli la prima pietra, direbbe un Signore che duemila anni fa si occupava di ben altro. La verità è che siamo e, nel calcio delle Grandi sono, tutti peccatori e nessuno può rivendicare patenti di immacolata condotta. Lo dimostrano social network, forum, striscioni, cori e, malauguratamente insulti incivili e beceri che da giorni si inseguono in Rete. Come se il tam tam che chiama a raccolta milioni di tifosi il 25 e il 26 agosto, non fosse quello di un normale inizio di campionato, ma in realtà nascondesse i prodromi di nuove lotte tribali fra le fazioni tifoidee, dopo la non belligeranza estiva.

    Ecco perchè, avendolo già rivolto nei giorni scorsi a Zeman e alla Juve medesima, stasera reiteriamo all'Ingegner Elkann il sommesso invito a piantarla, una volta per tutte.  Invito esteso a tutte le parti in causa in queste polemiche stucchevoli, inutili e pericolose. Elkann, Zeman e tutti gli altri protagonisti di questo teatrino avvelenatosono troppo intelligenti per non saperlo, per non capirlo, per non rendersi conto che si comincia con qualche battuta e non si sa dove si finisce. 

    Per due settimane ci siamo abbeverati, immersi, affogati nello spirito di Olimpia. Abbiamo esaltato gli azzurri degli altri sport per il modo in cui hanno vinto e hanno perso.  

    Se per una volta, una volta sola, il calcio si limitasse a copiare pedissequamente, farebbe finalmente una cosa giusta.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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