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  • Zhang e Li a San Siro, Galliani no: Milan rimesso in vendita dopo il closing?

    Zhang e Li a San Siro, Galliani no: Milan rimesso in vendita dopo il closing?

    Il Milan batte 4-0 il Palermo e supera in classifica l'Inter, sconfitta 2-1 a Crotone. Sabato all'ora di pranzo si gioca il derby a San Siro, dove è atteso il patron nerazzurro Zhang Jindong

    QUI INTER - Il numero 1 di Suning arriverà nei prossimi giorni a Milano da Nanchino: già fissate le riunioni con tutte le componenti del club. Sul tavolo il rinnovo del contratto in scadenza a giugno del ds Ausilio e la programmazione della prossima stagione tra campo e mercato: rinnovo in arrivo anche per Medel (fino al 2020). Capitolo fair play finanziario: rispettata la tabella di marcia, con il prossimo bilancio che sarà chiuso al 30 giugno quasi senza debiti. Magari anche senza cedere per forza un giocatore eccellente, ma limitando la rosa a 22 elementi nella prossima competizione europea. Poi c'è la questione stadio, con l'ammodernamento del Meazza. Intanto è stato annullato il giorno di riposo previsto per oggi e la squadra di Pioli si ritroverà subito ad Appiano Gentile. 

    QUI MILAN - Invece, closing permettendo, sabato Galliani non sarà in tribuna e guarderà il derby in tv. Ieri, al termine della gara col Palermo, l'ad rossonero è sceso in campo insieme alla figlia Micol mentre lo stadio si stava svuotando. Quindi non c'è stata la commozione da congedo: "Ho sentito il presidente Berlusconi - ha dichiarato Galliani -, se questa era la nostra ultima partita è stata bellissima, rimarrà negli occhi nostri e in quelli dei tifosi. In 31 anni abbiamo portato il Milan in vetta al mondo. Se cambierà proprietà, ci ricorderemo di tutto quello che abbiamo fatto. Se si concretizzerà il cambio di proprietà, sabato vedrò il derby in tv". Oggi Galliani sarà ospite di Silvio a pranzo ed è stato invitato dal Barcellona ad assistere al ritorno della sfida con la Juve in Champions. 

    CLOSING - Prima del derby il Milan potrebbe avere una nuova proprietà: al 99% giovedì si farà il closing (e magari una cena ad Arcore), venerdì si annuncerà tutto in una conferenza al mattino, prima dell’assemblea dei soci presieduta da Galliani e dal debutto a Milanello dei nuovi. Che dovranno presentare all’Uefa il piano finanziario entro il 21 aprile. Yonghong Li, ritroso imprenditore scovato dai rabdomanti della finanza e dato in arrivo dopodomani: interviste vietate, solo una dichiarazione in cinese, nessuna domanda sul perché sia disposto a svenarsi con le strane caparre da 300 milioni a Fininvest, né con gli ultimi 190 rastrellati a quanto pare in patria in extremis, né infine col peso dei debiti da 40 milioni l’anno, di una gestione onerosa da 12 al mese e di una campagna acquisti da 100 e passa. La testa sorniona è del fondo americano Elliott, samaritano pronto a soccorrere Yonghong con maxiprestito da 180 milioni a tasso d’interesse dell’11,5 per cento, grazie ai probabili buoni uffici di Paolo Scaroni, manager di provata esperienza, sperimentata da Berlusconi, e pronosticato tra gli 8 membri del futuro Cda. 

    CALCIOMERCATO - Aubameyang, Luiz Gustavo, Musacchio: circolano i nomi dei potenziali rinforzi. Ma prima ci sono le suddette scadenze incombenti. Esiste ancora una sola, teorica possibilità di rinvio del closing al 4 maggio (convocazione degli azionisti in seconda data), se i 190 milioni non dovessero arrivare in tempo da Hong Kong. La dilazione comprometterebbe la scadenza più significativa: l’Uefa ha concesso una proroga al 21 aprile per il voluntary agreement, il piano di equilibrio tra investimenti e spese, indispensabile per il nulla osta alle coppe senza restrizioni, col quale il Milan certificherà la volontà di mettere subito fine all’esilio dall’Europa. 

    MONTELLA - Se la ricca Inter di Suning (che sondò invano la disponibilità del Milan alla vendita) affronterà il derby da settima, parecchio merito è di Montella: attende di capire dalla nuova dirigenza in pectore, l’amministratore delegato Fassone e il direttore sportivo Mirabelli, se le voci su Spalletti siano speculazioni e se il ritorno immediato in Europa resti la priorità. Lui non ha dubbi: "Se ci sarà il closing, sono contento di avere lasciato Berlusconi davanti all’Inter". E se, come ipotizza La Repubblica, dopo il closing il Milan venisse messo in vendita con la mediazione di Elliott a un prezzo più abbordabile? 
     

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