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  • Zhang: ossigeno dal tribunale per la causa da 300 milioni, ma il futuro dell'Inter è ancora da scrivere

    Zhang: ossigeno dal tribunale per la causa da 300 milioni, ma il futuro dell'Inter è ancora da scrivere

    • ET
    Che futuro per Steven Zhang e, di conseguenza, che futuro per l'Inter? Che il numero 2 di Suning non stia passando il miglior momento economico della sua vita, o meglio che le sue aziende non stiano attraversando un periodo florido fatto soprattutto di grandi perdite e ripianamenti, è sotto gli occhi di tutti, ma a corollario di queste difficoltà il rampollo della famiglia Zhang è stato anche chiamato da diversi organi di giustizia, da Milano agli USA, a rispondere per cifre importantissime di debiti non ripagati verso le banche.

    300 MILIONI - In particolare è il debito da 300 milioni verso China Construction Bank Asia ad essere finito sotto la lente d'ingrandimento con l'istituto bancario cinese che, dopo aver vinto la causa intentata ad Hong Kong, ha aperto due procedimenti paralleli contro Zhang a Milano e negli USA. La banca chiede ai tribunali di ottenere da Zhang o la restituzione del debito o il pignoramento dei beni posseduti sul territorio e, quindi, per l'Italia si tratta delle quote dell'Inter. Zhang, almeno per ora, può tirare un sospiro di sollievo perché la sentenza prevista per oggi presso il Tribunale di Milano del giudice Alima Zana è stata rinviata ad Aprile, probabilmente il 23.

    IL FUTURO DELL'INTER -
    Boccata d'ossigeno che però non sposta il mirino dal futuro dell'Inter, dato in pegno al fondo Oaktree per il prestito da 275 milioni (solo in parte immesso come liquidità nel club grazie a piccoli, ma continui aumenti di capitale) e ora finiti nel mirino della CCBA. I debiti a breve scadenza, quelli 2024, sono una spada di damocle che presto Zhang dovrà scansare. Il progetto di provare a tenersi l'Inter fino al via libera per la costruzione dello stadio rischia di evaporare date le difficoltà che il club nerazzurro sta incontrando sia insieme al Milan per il nuovo San Siro sia in solitaria nelle area di Assago-Rozzano. Il tempo inizia a stringere. Sopravvivere boccheggiando di anno in anno come fatto finora non può più essere una strategia.

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