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  • Zizzari a CM: 'Mi sono innamorato del progetto Gavorrano'

    Zizzari a CM: 'Mi sono innamorato del progetto Gavorrano'

    • Luca Cellini
    Quando uno ha il gol nel sangue non solo non dimentica mai la freddezza sottoporta ma segna in qualsiasi stagione, anche in quella estiva dove per qualche bomber c’è un po’ da ricaricare le batterie e ritrovare l’affinità in area di rigore. Francesco Zizzari a Gavorrano ha scovato il suo paradiso visto che arrivato in terra grossetana lo scorso gennaio, ha segnato cinque gol in dieci gare, e alla prima uscita stagionale, in questa prima fase di preparazione, ha subito segnato la rete decisiva contro la Fiorentina Primavera, nel test match disputatosi sabato scorso a San Piero a Sieve. 

    Perché la scelta di continuare con il Gavorrano?
    “In questo calcio di oggi, a parte la serie A, non contano le categorie o i soldi. La differenza la fa il progetto. Io a Gavorrano sono arrivato lo scorso inverno e mi sono subito trovato bene. Non solo. Quello che mi era stato detto sulla campagna di rafforzamento della squadra, è stato mantenuto. Avevo richieste da club di Lega Pro ma non ho mai avuto dubbi. Siamo retrocessi, ma sono già arrivati elementi capaci di fare la differenza come Guitto, Fasano e Giordano, gente che non può che aiutarci in una stagione lunga ed impegnativa”.

    Che campionato si aspetta?
    “Molto dipendera’ dal girone nel quale verremmo inseriti: ci sono formazioni come Arezzo e, Siena molto probabilmente, che hanno ambizioni molto grandi e non potranno fallire. Noi stiamo assemblando un gruppo già di qualità, con ragazzi giovani che poi in certi tipi di categorie ti permettono di fare la differenza. Personalmente negli ultimi due anni ho giocato veramente poco per vari infortuni e quindi mi auguro una stagione in cui io possa stare bene fisicamente e dare il contributo massimo innanzitutto allo spogliatoio, e poi in campo”.

    Nella sua carriera c’è un passato nella Reggina. Che effetto le fa vedere il club amaranto calabrese in Lega Pro?
    “Molto brutto perché secondo me la Reggina non c’entra niente né con la serie B, né tanto meno con la Lega Pro. Basta entrare un giorno allo stadio Granillo per capirlo.  Sono molto dispiaciuto per i tifosi innanzitutto, e poi per il presidente che credo abbia pagato nell’ultimo anno gli errori commessi nel recente passato. Io ho giocato in amaranto uno spareggio per andare in serie A e spero che quei tempi tornino ad esserci molto presto per la piazza di Reggio Calabria”.

    Infine un giudizio sulla Fiorentina Primavera affrontata sabato scorso in amichevole
    “E’una squadra che ha qualità e di grande prospettiva. Se posso dire una curiosità, mi ha colpito molto l’utilizzo del mental coach prima della partita e a fine primo tempo. Non mi era mai capitato che si usasse questa pratica nel calcio, specialmente a livello di settore giovanile. E’ tutto cambiato rispetto a quando ho iniziato a giocare io. Evidentemente è un mondo del pallone che varia a seconda delle esigenze diverse per formare uno spogliatoio, prima mentalmente e poi tecnicamente”. 

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