Calciomercato.com

  • Zoff a CM: 'Italiano del Millennio? Buffon un simbolo, Totti poteva fare di più. E quello scavetto l'avevo già visto'

    Zoff a CM: 'Italiano del Millennio? Buffon un simbolo, Totti poteva fare di più. E quello scavetto l'avevo già visto'

    • Francesco Guerrieri
    Ci siamo! Nella redazione di Calciomercato.com calano le luci e si accendono i riflettori: la finale dell' "Italiano del millennio" è già iniziata. Da una parte del tabellone Francesco Totti, dall'altra Gigi Buffon. VOTA chi secondo te è il miglior italiano del primi vent'anni del 2000. Amici di una vita, avversari solo in campo. Gol, parate, sorrisi, abbracci e un Mondiale vinto insieme nel 2006. Due carriere parallele che si possono intrecciare - anche - con Dino Zoff sullo sfondo. Buffon è considerato il suo erede tra i pali, Totti è stato il suo pupillo in Nazionale con tanto di scavetto a Van der Sar nella semifinale di Euro 2000.Lex portiere Campione del Mondo dell''82 ha presentato i due protagonisti della finale del nostro sondaggio.

    Anche lei, come tutti, considera Buffon il suo erede?
    "Non so se può essere considerato tale, sicuramente ha fatto grandi cose e nella sua carriera si è sempre dimostrato all'altezza della situazione. In questi ultimi anni è stato l'uomo di spicco del calcio italiano".

    Ai tempi del Parma avrebbe mai detto che sarebbe arrivato a questi livelli?
    "Fin da giovane si vedeva che era particolarmente forte rispetto ad altri portieri, anche quando era più piccolo aveva tutte le qualità per fare bene e arrivare in alto dove poi è riuscito a stabilirsi".

    Se Buffon è il suo erede, quello di Gigi chi è?
    "Tra i giovani portieri italiani i più forti secondo me sono Donnarumma e Meret, potenzialmente possono arrivare al suo livello. Ma hanno cominciato adesso, ancora ce n'è di strada da fare".

    Buffon avrebbe meritato il Pallone d'Oro?
    "Io arrivai secondo dietro a Cruijff e andò bene così, negli ultimi anni hanno dominato Ronaldo e Messi. Quando si compete con grandi campioni di questo livello non c'è partita".

    A 42 anni ha ancora voglia di continuare a giocare.
    "Se si sente bene è giusto che vada avanti, oggi è più semplice trovare spazio per giocare qualche partita ogni tanto. Ai miei tempi non esisteva il turnover tra i pali, se il titolare non aveva problemi le giocava tutte lui".

    Cosa ne pensa della carriera di Totti?
    "Che poteva fare di più. Aveva delle qualità stratosferiche, per me era un giocatore molto importante. Le partite più belle in Nazionale le ha fatte quando c'ero in panchina, poi ha avuto dei problemi fisici".

    Il 10 ottobre '98 fu lei a farlo debuttare in Nazionale.
    "Mi è bastato poco per capire che eravamo di fronte a un grande campione. Prima di mandarlo in campo gli dissi di comportarsi come sapeva. 'Cerca di fare il Totti' gli dicevo sempre, ripetendogli che durante l'anno non mi bastava che lui facesse meglio di tanti compagni della Roma, volevo ancora di più. Lo spronavo a dare sempre il massimo, sapevo il potenziale che aveva e cercavo di tirarglielo fuori".

    Tutti si ricordano quel cucchiaio su rigore nella semifinale contro l'Olanda a Euro 2000.
    "Non sapevo che avrebbe tirato in quel modo, ma non mi sono impressionato più di tanto. E' un gesto che avevo già visto nella finale dell'Europeo del 1976 tra Cecoslovacchia e Germania. Quando si va sul dischetto per me l'importante è metterla dentro, non mi interessa come".

    Ora l'ex capitano della Roma inizierà la carriera da procuratore.
    "Credo che sia assolutamente in grado di farlo, magari inizialmente forse è meglio appoggiarsi a qualche agenzia importante per fare esperienza e poi prendere la propria strada".

    @francGuerrieri

    Altre Notizie