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  • Zoom sperimenta la 'crittografia end-to-end': più privacy per gli utenti e un calcio agli intrusi

    Zoom sperimenta la 'crittografia end-to-end': più privacy per gli utenti e un calcio agli intrusi

    • Lorenzo Piersanti
    Dopo un periodo complicato, con i problemi di privacy sorti nella scorsa primavera, causati soprattutto da un’inaspettata crescita esponenziale degli utenti per via della pandemia e del conseguente lockdown, la nota applicazione per videoconferenze ha annunciato l'utilizzo della crittografia "end-to-end”.  Ma la decisione iniziale, da parte di Zoom, di rendere la crittografia end-to-end  disponibile solo a pagamento, è stata pesantemente criticata. D’altronde la società di teleconferenze californiana si è trovata in pochi mesi a gestire 30 volte gli utenti che aveva raccolto in anni di presenza sul mercato. Questa crescita da una parte è il sogno di ogni azienda, dall’altra non può certo conciliarsi con un qualsiasi piano di sviluppo basato su numeri totalmente diversi rispetto a quelli primaverili .

    Allora Zoom è tornata sui suoi passi annunciando che questa funzionalità, fondamentale per mettere in sicurezza le videochiamate, sarà ora disponibile per tutti gli utenti, quindi anche per gli account gratuiti. Questo sistema di sicurezza, di cui già si avvalgono altre app di messaggistica come Telegram e Whatsapp, non darà possibilità agli intrusi di spiare la piattaforma e i contenuti degli utenti. 

    Per assimilare meglio il funzionamento della crittografia, Zoom, all’interno di una nota, ha spiegato che dalla prossima settimana, e per i prossimi 30 giorni, raccoglierà i feedback degli utenti che useranno il nuovo tipo di crittografia in videochat con un massimo di 200 partecipanti. “La crittografia end-to-end è un altro passo avanti per rendere Zoom la piattaforma di comunicazione più sicura al mondo", ha commentato il Ceo di Zoom Eric S. Yuan.

    Oltre alla crittografia, Zoom ha dimostrato di andare oltre, e mirare obiettivi sempre più all’avanguardia: ha infatti annunciato anche l'arrivo di una piattaforma pensata per ospitare e monetizzare eventi online. Chiamata OnZoom, e disponibile in versione beta pubblica, la piattaforma consente di programmare e ospitare vari tipi di evento, dalle lezioni di musica o di yoga a concerti e spettacoli d'improvvisazione, e di vendere i biglietti per partecipare.
     

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